L'eventuale "scambio" tra aumento dell'Iva e introduzione della Flat tax potrebbe costare alle famiglie otto miliardi. Lo afferma la Confesercenti dicendosi contraria all'aumento dell'imposta sul valore aggiunto.
   "Uno scambio tra Flat Tax e Iva così come prospettato - si legge in una nota dell'associazione dei commercianti - non sarebbe alla pari: l'aumento delle aliquote Iva previsto dalle clausole di salvaguardia - e non corretto dal Def - porterebbe nel bilancio pubblico 27,5 miliardi aggiuntivi; di questi la riduzione Irpef ne restituirebbe al massimo 15, con una perdita solo per le famiglie di circa 8 miliardi di euro per le famiglie. "Uno scambio tra le due - sostiene Confesercenti - farebbe vincere solo il banco dell'Erario. Se infatti, da un lato, le famiglie potrebbero 'beneficiare' a regime, in media di circa 366 euro dal taglio Irpef derivante dalla Flat Tax, dall'altro, a parità di consumi, dovranno sborsarne 687 in più in virtù dell'aumento dell'Iva.
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