(ANSA) - NOVI LIGURE (ALESSANDRIA), 1 DIC - Novi Ligure dice
no alla chiusura della Pernigotti e alla fine del suo marchio,
oltre 160 anni di storia intrecciata in modo indissolubile a
quella della città. In centinaia hanno sfilato nel pomeriggio
dallo stabilimento di viale della Rimembranza alla centrale
piazza Delle Piane, con tanto di fumogeni tricolore, per
difendere il lavoro degli oltre cento dipendenti e ribadire
l'intenzione di non voler perdere un simbolo riconosciuto del
made in Italy.
"Non vi lasceremo soli", afferma in lacrime il sindaco
Rocchino Muliere, in fascia tricolore come gli altri sindaci del
territorio intervenuti alla manifestazione, dietro lo striscione
"#salviamolapernigotti". "Noi chi siamo?", urla uno speaker.
"Siamo la Pernigotti di Novi Ligure. Lavoro, lavoro, lavoro!",
rispondono i lavoratori, applauditi dai cittadini che assistono
al corteo.
Anche nell'incontro di ieri a Roma, la proprietà turca della
Toksoz è rimasta sulle sue posizioni, confermato l'impegno,
anche attraverso un advisor specializzato, nell'individuare
soluzioni concrete di re-industrializzazione del sito di Novi
Ligure, ma a supporto della richiesta di trattamento di cassa
integrazione per cessazione di attività. "Forse, nell'incontro
dell'altro giorno, la proprietà non si è intesa col premier
Conte", ironizza il presidente della Regione Piemonte, Sergio
Chiamparino, presente alla manifestazione insieme con
consiglieri regionali e parlamentari di diversi schieramenti.
"La situazione, purtroppo, è sempre la stessa - aggiunge il
governatore - Tutto è rinviato all'incontro dell'8 gennaio. Come
Regione, siamo al fianco dei lavoratori e rinnoviamo l'appello
affinché la richiesta di cassa integrazione per cessazione venga
modificata in cassa integrazione per ristrutturazione".
"Il nostro unico obiettivo è continuare la storia della
Pernigotti. Qui, a Novi Ligure - sottolinea Luca Patelli, uno
dei portavoce della protesta dei lavoratori -. Perché la
Pernigotti è Novi e come noi abbiamo bisogno della città, la
città ha bisogno dell'azienda...".(ANSA).