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Dl dignità in Aula lunedì, soddisfatto Di Maio. Critica la Cgil, Cisl e Uil: "Luci e ombre"

Martina al ministro del Lavoro: "Rispondi ai tanti che perderanno lavoro"

Arriva in Aula lunedì il decreto Dignità approvato dalle Commissioni riunite Finanze e Lavoro della Camera. Il voto definitivo atteso per il 2 agosto. Soddisfatto Luigi Di Maio. "La versione che sarà discussa dall'Assemblea è, grazie al lavoro dei parlamentari, addirittura migliore di quella approvata dal Consiglio dei ministri. Un decreto Dignità 2.0". Lo scrive il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico in un post su Facebook. Ringraziando, quindi, "tutti per il lavoro svolto", Di Maio sottolinea che "adesso ci aspetta una settimana intensa di lavoro alla Camera e poi al Senato. I diritti dei cittadini tornano al primo posto".

Per i sindacati ci sono luci e ombre. Molto critica la Cgil. "La parola dignità è molto importante, bisognerebbe usarla con la giusta misura", ha detto la segretaria Susanna Camusso intervenendo alla festa del sindacato a Massa Carrara. "La mia sensazione è che ormai il decreto non sia all'altezza di usare il nome dignità. Quindi permettetemi di chiamarlo decreto Di Maio che forse permette di ricondurlo alla sua immediata natura", ha aggiunto Camusso specificando che, comunque, "non è una rivoluzione".

 "Vanno bene i provvedimenti a contrasto delle delocalizzazioni, da un lato, e della ludopatia dall'altro. Avremmo, invece, preferito un po' più di determinazione nella pur positiva stretta sui contratti a termine e, soprattutto, non avremmo voluto che si riallargassero le maglie per i voucher, in particolare nei settori dell'agricoltura e del turismo". E' quanto afferma il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, sottolineando a proposito dei voucher che "la Uil sosterrà le iniziative delle due categorie interessate per un miglioramento del provvedimento in Aula".

"La Cisl dà un giudizio articolato sul decreto dignità, condividendo il principio di fondo che vede nell'abnorme precarietà un ostacolo al lavoro dignitoso e allo sviluppo". Lo sottolinea il segretario generale aggiunto, Luigi Sbarra. "Nel merito ravvisiamo luci e ombre" con misure che il sindacato condivide e altre no", dice all'ANSA. "A non convincerci affatto - spiega Sbarra - è la partita sulle causali nel lavoro a tempo determinato: regole e deroghe devono essere stabilite dalla contrattazione collettiva, soprattutto aziendale, e non irrigidite da una legge incapace di rispondere con flessibilità ed efficacia ai bisogni delle singole realtà produttive. Malissimo e vergognosi i nuovi voucher, la cui estensione ai comparti agricoli, del turismo e degli enti locali rischia di mortificare qualità del lavoro e diritti in ambiti già coperti da contrattazione ultra-flessibile". Inoltre, "reputiamo sbagliata e poco coraggiosa la scelta di spostare in Stabilità il tema degli incentivi per il lavoro indeterminato: era qui, nel dl dignità, che andava garantita la svolta, con investimenti seri che diminuissero il costo del lavoro ed incentivassero fortemente le assunzioni, specie al Sud, con contratti a tempo indeterminato. Complessivamente - prosegue Sbarra - è un provvedimento che si ferma 'in mezzo al guado'".

"Caro Luigi Di Maio se non vuoi rispondere a noi, rispondi a Valeria e ai tanti che come lei perderanno il lavoro con il vostro decreto. O anche di fronte a loro griderai al complotto". Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Maurizio Martina che posta un articolo in cui si racconta la storia di Valeria, 35enne impiegata di Anpal servizi che perderà il lavoro perché ha esaurito i 24 mesi di contratto a tempo determinato.

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