Nel periodo 2012-2017 i tavoli per crisi aziendale aperti al ministero dello Sviluppo economico sono stati, in media, 146 l'anno per 143mila posti di lavoro a rischio. Quadro che emerge dai dati del Mise.
   - Nel 2017 i livelli più alti: 162 vertenze con 180mila dipendenti interessati.
   - Nel 2012 i tavoli aperti erano stati 119, saliti a 131 nel 2013, 159 nel 2014, 151 nel 2015, 156 nel 2016.
   - I dipendenti interessati sono stati 118 mila nel 2012, 132mila nel 2013, 127mila nel 2014, 145mila nel 2015, 155mila nel 2016.
   - Nel 2017 i primi sette settori maggiormente interessati sono stati siderurgia, elettrodomestici, tlc, servizi, call center, microelettronica, e Ict, con 105.665 dipendenti coinvolti, il 55,6% del totale. Il settore dell'automotive è uscito dai primi sette dal 2015, l'edilizia dal 2015. E' nello stesso anno, nel 2015, che sui tavoli di crisi arriva il settore dei call center. La siderurgia è sempre presente nei sei anni dal 2012 con con "una crescita rilevante dell'incidenza delle crisi nel biennio 2016-2017". Quella del settore elettrodomestici è considerata una "crisi sistemica, sempre presente". Mentre negli anni dal 2012 al 2014 il settore Ict tra i più colpiti, al primo o al secondo posto.
   - Il Mise calcola che la gestione dei diversi dossier ha una durata temporale in media di 28/30 mesi "con un numero non trascurabile che si trascina anche per 60 mesi (Alcoa, Lucchini, Termini Imerese, OM Carrelli, Gepin, Ideal Standard).
   - Il tasso medio di soluzione positiva sui 6 anni 2012-2017 è del 58%- Il ministero ricorda "fra le vicende industriali più importanti. Bridgestone, Whirlpool a Carinaro, Micron di Avezzano, SM Optics (spin off di Alcatel), SGL, Selcom, Dema, Saeco (gruppo Philips), Pilkington, Pansac, Italtel, Iveco, Italcables". - "Il 50% dei casi trattati si ripropone al tavolo ministeriale dopo aver risolto le cause".
   - Nel biennio 2016-2017 il ministero conta "62 vertenze positivamente concluse", "45 casi di successo di siti totalmente o parzialmente dismessi che vedono interventi di nuovi investitori", "21 casi senza soluzione, 15 nel 2016 e 6 nel 2017".