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Chiantibanca: lista Bini Smaghi sconfitta

Ex presidente, è democrazia cooperazione

Il presidente di Chiantibanca Lorenzo Bini Smaghi è uscito sconfitto dalle votazioni per il nuovo cda della banca. Il 54% dei soci ha infatti scelto la lista Fedeltà alla cooperazione, più legata alla vecchia gestioni di Chiantibanca. Secondo quanto si apprende la differenza dei voti tra le due liste sarebbe di circa 400 unità.
    "La democrazia della cooperazione, una testa un voto, ha funzionato e la scelta è chiara", così Bini Smaghi, fino ad oggi presidente di Chiantibanca, subito dopo la proclamazione ufficiale della votazione per il nuovo cda. "Io resterò socio, lo sono da sempre - ha aggiunto - La via è comunque già tracciata. la cooperazione funziona così".
   All'assemblea dei soci di Chiantibanca l'affluenza è stata alta. Una lettera inviata al Cda dell'istituto da Bankitalia è stata letta dall'ormai ex presidente, spiegando che questa lettera accompagna il documento riservato inviato da Via Nazionale al termine dell'ispezione, conclusasi il 4 aprile scorso.
"Bankitalia - conclude la lettera - si riserva ogni ulteriore intervento a tutela del sano e futuro funzionamento della banca". Un passaggio che segue quanto scritto poco prima: "Fondamentali sono le scelte che l'assemblea farà oggi e l'adesione a Cassa Centrale Banca, funzionali a dare certezze" a Chiantibanca. Bini Smaghi aveva ricordato di essere stato chiamato un anno fa "da alcuni amici, e non è piacevole ed è doloroso parlare così e dire queste cose degli amici, non è facile". Il riferimento di Bini Smaghi  era al fatto che gli ispettori di Bankitalia hanno contestato le scelte del precedente Cda e dell'allora direttore generale Andrea Bianchi, sia in materia di concessione del credito sia per "illecite" mobilizzazioni del Btp acquistato a fine marzo 2015 e che, secondo Bankitalia, aveva dopo nemmeno un mese portato ad una perdita del 20% per Chiantibanca.

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