I crediti deteriorati o 'npl' restano "a livelli storicamente elevati" in Europa: sono oltre mille miliardi, cioè il 7% del pil europeo e il 5,4% di tutti i crediti bancari. Una situazione diversa da Paese a Paese ma che può generare "effetti di contagio" e quindi bisogna fare di più per tornare a livelli "sostenibili", anche con la partecipazione di investitori pubblici "che potrebbero essere parte della soluzione": è quanto afferma la presidenza maltese dell'Ue nel documento che metterà sul tavolo dei ministri finanziari nell'Ecofin informale di venerdì a La Valletta.
   L'obiettivo della presidenza è di arrivare al riconoscimento della dimensione europea del problema, in modo che la Commissione possa cominciare a lavorare ad una soluzione tecnica comune, che realisticamente potrebbe essere un coordinamento delle azioni già messe in campo dai singoli Paesi.
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