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Bce, tassi fermi. Su le stime dell'inflazione. Scontro Schaeuble-Draghi

Ministro tedesco: 'Necessario uscire da fase tassi bassi'. Presidente Eurotower: 'Non speculo su rialzo tassi prima di fine Qe'

Il ministro delle Finanze tedesco Schaeuble attacca il numero uno di Eurotower sui tassi bassi spiegando che 'le misure di politica fiscale e monetaria hanno raggiunto il limite', ma Mario Draghi ancora una volta li lascia invariati e anzi annuncia che i livelli dei tassi di interesse al livello attuale o più basso per un periodo prolungato e anche oltre l'orizzonte temporale del qe che al momento è atteso concludersi a dicembre. Ma riduce a 60 miliardi al mese il ritmo degli acquisti di titoli da aprile a dicembre, dagli attuali 80 miliardi di euro. "Non intendo speculare su un rialzo dei tassi prima della fine del Qe", sottolinea Draghi

'L'inflazione di base resta bassa', dice il presidente della Banca Centrale Europea. La Bce ha alzato all'1,7%, dall'1,3% di tre mesi fa, la stima d'inflazione per il 2017, e a 1,6% da 1,5% quella per il 2018.  La stima sul 2019 è confermata all'1,7%.  

Ecco i punti principali dell'intervento di Draghi: 

'Inflazione di base resta bassa' - La ripresa "sembra guadagnare spinta" e l'inflazione nominale "è di nuovo aumentata in larga misura per i prezzi energetici e alimentari", ma "l'inflazione di base continua ad essere debole". 

'Rischi economici restano, ma meno pronunciati' - Nell'Eurozona permangono rischi al ribasso sull'economia, anche se meno pronunciati rispetto al passato. L'ipotesi che Draghi escludesse di citare rischi al ribasso era attesa da alcuni economisti.

'Lontani da cantare vittoria sul fronte dell'inflazione' - "Il rischio di deflazione è praticamente sparito" anche se "siamo ancora lontani dal poter cantare vittoria" sul fronte dell'inflazione. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, aggiungendo che, gli oltre quattro milioni di posti di lavoro creati sono "la risposta a chi temeva che il quantitative easing avrebbe creato iniquità" beneficiando i ricchi, dal momento che "la misura più equa di tutte è creare lavoro".

'Migliorato bilanciamento rischi crescita' -Il bilancio dei rischi per la crescita rimane al ribasso ma "è migliorato". Il consiglio Bce, ha riferito Draghi,  non ha discusso "affatto" un nuovo maxi-prestito alle banche Tltro e che nel linguaggio utilizzato oggi è stato rimosso il riferimento all' "urgenza" a intervenire con ulteriori misure. 

'Attenzione a no-euro, ma niente ansietà' -  "Guardiamo a questi sviluppi con grande attenzione, ma senza alcuna ansietà",  ha detto il presidente della Bce, riferendosi al temuto successo dei partiti anti-euro ai prosismi appuntamenti elettorali in Europa. Draghi ha ribadito che l'euro è "irrevocabile" e ha aggiunto, citando i dati dell'Eurobarometro, che "oltre il 70% della popolazione dell'Eurozona sono a favore della permanenza nell'euro, e la percentuale è in rialzo".

'Europa a più velocità resta progetto inclusivo' - Il senso di un'Europa a più velocità è che "non tutti i Paesi sono pronti a procedere insieme allo stesso modo" e "per come l'ho capito io, il senso è che si tratterà di un accordo aperto, disponibile a qualsiasi altro paese voglia unirsi", ha detto il presidente della Bce, spiegando che "per il resto non ne so abbastanza, e forse ne saprò di più stanotte".

'Euro irrevocabile, è qui per rimanere' - "L'euro è qui per rimanere. La domanda non è se è irrevocabile, lo è. Piuttosto si tratta di fare in modo che aumenti la prosperità, far funzionare meglio quest'unione monetaria", ha affermato il presidente della Bce, aggiungendo che sul fronte delle riforme istituzionali "i presupposti sono ora in favore di un miglioramento più che in qualsiasi altro momento".

'Non speculo su rialzo tassi prima di fine Qe' - "Non intendo speculare su un rialzo dei tassi prima della fine del Qe". Così Draghi, rispondendo ad una domanda durante la conferenza stampa a Francoforte.

'Euro irrevocabile, è qui per rimanere' - "L'euro è qui per rimanere. La domanda non è se è irrevocabile, lo è. Piuttosto si tratta di fare in modo che aumenti la prosperità, far funzionare meglio quest'unione monetaria", ha detto Draghi, aggiungendo che sul fronte delle riforme istituzionali "i presupposti sono ora in favore di un miglioramento più che in qualsiasi altro momento".

 

TASSI FERMI - La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi d'interesse: il tasso principale rimane fermo al minimo storico dello 0,00%, quello sui depositi bancari a -0,40% e quello di rifinanziamento marginale a 0,25%. Lo comunica la Bce.

La Bce riduce a 60 miliardi al mese il ritmo degli acquisti di titoli da aprile a dicembre, dagli attuali 80 miliardi di euro. Lo ha annunciato la Bce stessa nell'ambito dell'aggiornamento delle politiche del Quantitative Easing.
L'Eurotower prevede di mantenere i livelli dei tassi di interesse al livello attuale o più basso per un periodo prolungato e anche oltre l'orizzonte temporale del quantitative easing che al momento è atteso concludersi a dicembre.

L'attacco di Schaeuble a Draghi: necessario uscire da fase tassi bassi - "Le misure di politica fiscale e monetaria hanno raggiunto il limite". Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ad una conferenza - riferisce Bloomberg, sottolineando che "più dura la fase dei bassi tassi di interesse, più aumenta l'impatto" sul settore finanziario. "Per questo - ha spiegato Schaeuble - pur nel rispetto dell'indipendenza delle banche centrali, sto propugnando un tempestivo avvio della exit strategy. Sarà piuttosto difficile ma deve essere fatto".



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