"Noi siamo un'azienda che parla italiano e difende l'italianità . Mi fa ridere chi difende l'italianità e lo fa in francese". Così Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo alla cerimonia per i dieci anni di Intesa Sanpaolo senza fare nomi sebbene sia noto che sia l'ad di Unicredit che quello delle Generali, per le quali la banca ha espresso interesse, sono francesi. ". Messina aggiunge "siamo a un punto in cui abbiamo raggiunto livelli di eccellenza ma abbiamo ancora molto potenziale da cogliere. Abbiamo il dovere di analizzare possibilità di crescita". "Ci sono momenti in cui un'azienda deve chiedersi se è necessario fare ulteriori passi di crescita". E poi sottolinea: "s'è stata una fuga di notizie che riguarda una serie di analisi strategiche con diverse alternative possibili. Noi siamo trasparenti, non agiamo da corsari".
Il ceo elenca poi le condizioni per un'operazione di espansione. "Non accetteremo mai di diluire la nostra forza patrimoniale, piuttosto rinunceremmo. Un'altra condizione è mantenere un forte flusso di dividenti. A queste condizioni valuteremo le possibilità di crescita e i prezzi delle alternative che esistono sul mercato. Sono valutazioni da fare in modo corretto e noi possiamo farlo perché siamo in una condizione di forza"
Si guarda al cda di Intesa in agenda per venerdì ma il ceo Carlo Messina ha precisato che l'argomento non è sul tavolo. "Assolutamente no" ha risposto.
  In Borsa il titolo Generali chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,4% a 15,63 euro. Nell'ambito del risiko sulla compagnia assicurativa triestina sotto i riflettori anche Mediobanca (+3,2% a 8,50 euro), Intesa (-2,2% a 2,25 euro) ed Unicredit (-0,5% a 29,22 euro).Â
  È durata poco meno di un'ora l'audizione del presidente Generali, Gabriele Galateri di Genola in Consob a Roma dove era stato chiamato in merito all'interesse di Intesa per la compagnia assicurativa triestina. Il presidente, accompagnato dal capo dell'ufficio legale di Generali, l'avvocato Antonio Cangeri, non ha rilasciato dichiarazioni. In mattinata una delegazione di Unicredit è stata ricevuta invece a Milano (dove ieri c'è stata l'audizione di Intesa Sanpaolo).  "Lo ha già detto il nostro amministratore delegato, che è persona seria, noi non vendiamo la quota in Mediobanca" ha chiarito invece Fabrizio Palenzona, vice presidente di Unicredit, mentre si trovava a Palazzo di Giustizia, a Milano, per testimoniare in un processo. Unicredti è il primo azionista di Piazzetta Cuccia con circa l'8,5% e, secondo alcuni, potrebbe essere ceduta nell'ambito della 'battaglia' per il controllo delle Generali (pèartecipate da Mediobanca con il 13%) sulle quali c'è l'interesse di Intesa Sanpaolo.Â
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