Nuova seduta sugli scudi per Piazza Affari che sta mettendo a segno la miglior settimana borsistica degli ultimi cinque anni, a dispetto della bocciatura del referendum e della crisi di governo. L'indice Ftse Mib, nel giorno in cui la Bce ha allungato il quantitative easing, è salito dell'1,64%, a 18.427 punti, sui massimi da inizio maggio, dopo aver inanellato un rialzo complessivo dell'8% nelle ultime tre sedute. Spingono ancora i titoli bancari con Bpm (+10%) e Banco Popolare (+9,75%) in testa al listino.
Chiusura in deciso rialzo a Piazza Affari per Mps, in attesa che il consiglio di vigilanza della Bce si esprima sulla richiesta di prorogare di 20 giorni il termine per l'aumento di capitale. Il titolo dell'istituto senese ha terminato la seduta in rialzo del 4,11% a 21,8 euro, tra scambi pari a circa il 7,5% del capitale. La risposta della Bce, da cui dipende la possibilità di trovare una soluzione di mercato, è attesa tra stasera e domani.
La decisione della Bce di allungare gli acquisti di bond fino a tutto il 2017, nonostante una riduzione da 80 a 60 miliardi del quantitative easing a partire da aprile, ha spinto i mercati azionari. Francoforte ha chiuso in rialzo dell'1,75%, a 11.179 punti, Parigi dello 0,87% a 4.735 punti mentre Londra è rimasta più defilata, con il Ftse 100 salito dello 0,42% a 6.931 punti.