La trasformazione di Equitalia pone le basi per la cancellazione dell'aggio. Due miliardi per la povertà non sono pochi ma ''un passo avanti enorme'' partendo da zero. L'Ape non è un regalo alle banche che applicheranno tassi minimi di mercato: non ricorrere sarebbe costato 7-10 miliardi l'anno. Il ''team economico'' di Palazzo Chigi, guidato dal sottosegretario Nannicini, affronta punto per punto le critiche mosse alla manovra e con una ampia e dettagliata serie di slide e tabelle risponde alle più importanti osservazioni. Ecco le principali risposte.
   1) LE PENSIONI E L'ANTICIPO:
- LA CRITICA: Ape (l'anticipo pensionistico) costa troppo per chi lo sceglie ed è un regalo alle banche.
  LA RISPOSTA: Chi sceglie l'ape volontaria ha "costo contenuto grazie alla detrazione fiscale (circa 4,6-4,7% anno d'anticipo)" e la scelta è volontaria. Coinvolgere le banche "è stato necessario per i vincoli della finanza pubblica", senza ci sarebbe stato un costo di 7-10 mld: tassi e costi assicurazione "saranno comunque al minimo di mercato".
- LA CRITICA: anticipo Ape penalizza la pensione per sempre.
  LA RISPOSTA: non è una penalizzazione ma un prestito, "al termine dei 20 anni la pensione torna al livello 'normale'".
   Inoltre non viene ricalcolata la pensione di reversibilità e si "può decidere di estinguere anticipatamente il debito senza oneri" 2) EQUITALIA: - LA CRITICA: Non è stata soppressa ma trasformata in altro ente.
  LA RISPOSTA: Titolare della funzione 'riscossione' sarà l'agenzia; l'ente è solo 'strumentale, serve cioè per la gestione interna, per dare inquadramento ai lavoratori. - LA CRITICA: L'aggio e le spese di riscossione rimangono.
  LA RISPOSTA: L'aggio e' già stato ridotto nel 2015, per abolirlo occorrerebbero 600 milioni e altri 300 per le spese di riscossione. Il superamento di Equitalia pone le basi per arrivare eventualmente alla soppressione definitiva dell'aggio.
3) SGRAVI ASSUNZIONI: - LA CRITICA: Vale solo per stage curricolari.
 LA RISPOSTA: Ne possono godere tutti, dopo le superiori o dopo l'università . "Si vuole indurre le aziende a smettere di assumere giovani con stage extracurricolari sottopagati''.
 4) POVERTA': - LA CRITICA: Reddito inclusione incentiva l'ozio. E 2 miliardi l'anno sono troppo pochi.
5) DIRITTO ALLO STUDIO PER L'UNIVERSITÀ: - LA CRITICA: esenzione per studenti poveri toglie risorse ad Atenei. Quello che pesa non sono rette ma costo mantenimento.
 LA RISPOSTA: Il fondo di 85 milioni l'anno copre ammontare introiti per studenti con Isee fino a 13.000 euro e per i nuovi massimali. Per il mantenimento degli studenti più meritevoli sono previste borse di studio per 15.000 euro l'anno netti.
6) PARTITE IVA: - LA CRITICA: TAGLIANDO CONTRIBUTI SI CONDAnnano partite Iva a pensioni basse.  LA RISPOSTA: 'Non è così'. L'inadeguatezza delle prestazione si può porre "non a causa dell'aliquota del 25%, ma per i livelli di reddito bassi e discontinui", per i quali "il governo punterà a trovare adeguate soluzioni nella fase 2 del confronto con i sindacati"