Secondo alcuni analisti l'esito degli stress test conferma la necessità per Unicredit di varare un maxi-aumento fino 8 miliardi di euro per rafforzare la dotazione di capitale del gruppo,ai livelli più bassi tra le banche europee con rilevanza sistemica. Per Banca Imi un aumento di 7-8 miliardi sarebbe coerente con i risultati degli stress test, da cui è emerso uno 'shortfall' di 8,5 miliardi di euro rispetto alla media delle banche europee nello scenario avverso.
   Anche per gli analisti di Mediobanca la cifra è "il numero giusto": un aumento di capitale di 7,5 miliardi è infatti "la minima ricapitalizzazione per ottenere una posizione di capitale confortevole", permettendo alla banca di guadagnare circa 185 punti base di Cet1. Per Piazzetta Cuccia la vendita di altre quote di Fineco e Pekao "non sarebbe invece un grande affare".
   Per Equita, che preferirebbe un aumento di larghe dimensioni a un mix di aumento e cessioni che indebolirebbero il gruppo in mercati a più alta potenzialità di crescita, una ricapitalizzazione da 8 miliardi porterebbe il Cet1 2016 della banca al 14%, con una redditività sul capitale tangibile in discesa dal 5,7% al 4,7%.
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