Milano maglia nera fra le borse europee. Piazza Affari ha chiuso la seduta con il Ftse Mib a -2,45%, scendendo sotto la soglia del 17 mila punti, a 16.818, ancora una volta trascinata al ribasso dal comparto bancario. La seduta è stata negativa anche sugli altri listini europei: Francoforte ha perso lo 0,98%, Parigi lo 0,9% e Londra lo 0,4%, in una giornata che ha visto le vendite concentrarsi, oltre che sulle banche, anche sui titoli automobilistici, mentre il petrolio ha continuato a scendere e lo spread tra Btp e Bund è tornato in area 130 punti. A Piazza Affari il comparto delle banche ha continuato a scontare il peso dei crediti deteriorati e l'incertezza sulle misure di rafforzamento del sistema. A picco Mps (-8) che ha aggiornato il minimo storico, davanti a Banco Popolare (-7,55%), Ubi Banca (-6,2%), Unicredit (-5,9%) e Bper (-5,91%). Al di fuori del comparto bancario, i cali più consistenti hanno colpito Anima Holding (-5,54%), Saipem (-4,02%) e Fca (.3,93%), Mediaset (-3,77). Tra i pochi titoli in controtendenza, UnipolSai (+0,05%), Poste Italiane (0,47%) e A2a (+0,68%), quest'ultima anche oggi in rialzo dopo la presentazione dei conti e del piano industriale. Si stacca dalla seduta nera della borsa Stm (+4,31%), in luce assieme a tutto il comparto dei semiconduttori dopo i buoni risultati di Samsung nel primo trimestre.
Lo spread tra Btp e Bund risale a quota 130 punti base per la prima volta da fine febbraio. Il differenziale è poi calato assestandosi sui 128 punti con il rendimento del decennale italiano in rialzo all'1,38%, mentre il tasso Bund tedesco è sotto lo 0,1%, allo 0,09%. Lo spread fra i decennali di Spagna e Germania viaggia sui 150 punti base con il tasso dei Bonos all'1,59%.
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