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Moody's promuove il sistema bancario italiano, rating su

Banche popolari mostrano conti in utile, Bpm spinge acceleratore per risiko

 Nel giorno in cui Moody's promuove il sistema bancario italiano (rating alzato da negativo a stabile), le banche popolari mostrano conti in utile e si dichiarano determinate al risiko, col Banco Popolare che si è definito vicino all'obiettivo. Il tutto mentre dalla Popolare di Vicenza sono arrivate le dimissioni dal Cda di Giovanna Dossena, travolta insieme al presidente Gianni Zonin e ad altri ex manager nello scandalo dei 'soci eccellenti'. Il passo indietro del "presidente viticoltore" dovrebbe comunque arrivare entro la fine del mese.
    Tornando su Verona, quindi, il numero uno Pier Francesco Saviotti, ha fatto sapere che il Banco Popolare è vicino alle nozze ma senza anticipare altro. Voci portano a pensare a Ubi Banca o alla Bpm. "Siamo sul pezzo e in modo aggressivo - ha detto il banchiere agli analisti -: parliamo con molti ma abbiamo qualcosa di particolare in ballo che stiamo gestendo.
    Bisogna avere pazienza, le cose vanno fatte bene". E sull'ipotesi di un matrimonio a tre, ha risposto: "Il triangolo era di moda, ora lo è un po' meno. Tuttavia, sarebbe un'operazione tecnicamente possibile". I conti dell'istituto scaligero hanno mostrato intanto un ritorno all'utile nei nove mesi, sfiorando la soglia dei 350 milioni. In lieve rialzo il margine d'interesse (+1%) a 1,17 miliardi, mentre si sono stabilizzati i crediti deteriorati a 14,2 miliardi.
    Passando alla Bpm, invece - che ha chiuso il periodo con un utile sopra le attese a 202,1 milioni (inferiore però rispetto a un anno fa) e un incremento dei crediti difficili a 3,71 miliardi per effetto delle sofferenze -, il Ceo Giuseppe Castagna sempre a proposito del risiko ha ribadito l'intenzione di spingere presto sull'acceleratore. "Auspico che la velocità ci sia e venga impressa", ha detto, "le opzioni sono più di una", "stiamo parlando e discutendo con tutti", "ritengo opportuno e responsabile esaminare tutte le opportunità".
    In attesa dei conti di Ubi, Carige e Bper, a presentare i risultati si sono aggiunte anche le banche della valtellina. Il Creval ha registrato un risultato netto di 63 milioni (7 milioni un anno fa) e in vista della trasformazione in Spa ha approvato le modifiche statutarie obbligatorie previste dalla riforma, tra cui l'incremento delle deleghe a 10 per ciascun socio. Le stesse modifiche sono state approvate anche dai vicini della Popolare di Sondrio che nei nei nove mesi hanno guadagnato 135 milioni (+42,57%).
    Restando nell'orbita banche, infine, il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, intervenendo da Bruxelles, si è soffermato sull'atteso via libera Ue all'intervento del fondo interbancario di tutela depositi (Fidt) per il salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Cassa risparmio Chieti. Il ministro si è limitato quindi ad auspicare che tra il fondo e la Commissione si mantenga un dialogo civile anche perché la discussione "riguarda piccoli cavilli" e soprattutto si tratta di "soldi privati" e "non c'è un centesimo di soldi pubblici".(ANSA).
   

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