La Banca centrale indiana ha, a sorpresa, tagliato i tassi di 0,5% dal 7,25 al 6,75%. Le attese erano per un taglio di un quarto di punto o di lasciare i tassi fermi. La decisione è stata motivata con "l'indebolimento dell'economia globale" e i bassi prezzi delle materie prime che mantengono bassa l'inflazione.
La misura è stata annunciata sulla scia di forti pressioni esercitate dal ministero delle Finanze indiano e dagli imprenditori per una riduzione dei tassi tale da stimolare una ripresa dell'economia. Inoltre le attese per un taglio erano sostenute anche dai dati sull'inflazione dei prezzi al consumo scesa in agosto al 3,66%. In un comunicato la Reserve Bank of India ha spiegato che "dopo la nostra ultima analisi la maggior parte delle nostre condizioni per un ulteriore aggiustamento (dei tassi) si sono riunite. L'obiettivo di una inflazione al 6% per gennaio 2016 è stato praticamente raggiunto".
Il nostro sforzo, conclude il documento, "va ora nel senso di ridurre l'inflazione al 5% entro la fine dell'anno fiscale 2016-2017". La riduzione dei tassi, osservano gli analisti, va in soccorso di una maggiore espansione dell'economia indiana che nel trimestre aprile-giugno è cresciuta del 7%, più di quella cinese, ma molto meno dell'8-8,5% previsto per l'anno fiscale che termina a marzo 2016.
