Avvio incerto per Piazza Affari che oscilla attorno alla parità senza una direzione precisa.  L'indice Ftse Mib sale dello 0,2% sostenuto da energetici e utilities con Snam (+1,15%), Enel (+0,89%), Eni (+0,72%) e A2A (+0,73%). In luce anche Luxottica (+1,1%) mentre pesano sul listino Finmeccanica (-1,7%), Cnh Industrial (-1,2%) e Tod's (-0,82%). Deboli i bancari con Bper (-0,61%) e Mps (-0,56%).  Debole Fca (-1,17%) ed Exor (-0,8%), in scia allo scandalo che ha travolto Volkswagen che alla Borsa di Francoforte continua a perdere terreno.
Europa tiene, rimbalza Volkswagen, Milano +1% - Borse europee toniche all'indomani del crollo del titolo Volkswagen (+2,83%), oggi in ripresa insieme a Fca (+1,58%) e Daimler (+1,09%), a differenza di Peugeot (-2,45%) e Renault (-2,36%), mentre SocGen degrada il settore auto a 'neutral', invitando a "starne alla larga". Bene Londra (+1,19%) con Iag (+4,06%), già British Airways, spinta da Morgan Stanley, Milano (+1,1%), Parigi (+0,73%) e Francoforte (+0,69%). Cauta Madrid (+0,12%) giù Atene (-1,62%), positivi i futures Usa.
E si allargano ai listini asiatici le vendite sul mercato azionario, spinte dai timori di un rialzo dei tassi Usa entro l'anno e dallo scandalo Volkswagen. A peggiorare il quadro ha contribuito la lettura preliminare dell'indice pmi cinese, sceso a 47 a settembre, ai minimi dal 2009. Hong Kong sta cedendo il 3,1% e Shanghai il 2,1%. Chiusa Tokyo, Sydney ha perso 2,1%, Seul l'1,9% e Taiwan il 2,1%. A picco i titoli minerari, con i timori sulla Cina che deprimono petrolio e commodity.
Apertura in leggero calo per lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale segna quota 114 punti contro i 116 della chiusura di ieri. Il rendimento espresso dal titolo decennale italiano è pari all'1,74%.