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Spread su e giù, Milano tiene con Europa su schiarita per Grecia

Spread Btp chiude in rialzo a 133 punti base

Chiusura in rialzo sopra i 130 punti base per lo spread tra il Btp e il Bund. Il differenziale archivia la seduta a 133 punti base, col tasso sul titolo decennale del Tesoro all'1,90%. Lo spread della Spagna segna 130 punti base col rendimento dei Bonos all'1,88%.

Seduta di attesa per le Borse europee dopo il brusco calo della vigilia, con una conclusione in genere attorno alla parità sul rasserenamento del clima nella trattativa tra Grecia e istituzioni internazionali. E' il caso anche di Milano (Ftse Mib +0,37% a 22.650 punti, Ftse All share +0,28% a quota 24.198), mentre Zurigo segna un calo di circa un punto percentuale e mezzo con lo scivolone del 3% per Ubs. Nonostante rimangano tensioni sui titoli di Stato dei Paesi maggiormente sotto la pressione della speculazione (Italia compresa), in Piazza Affari sono andate bene soprattutto le banche: Mediolanum +2,7%, Azimut +2,4%, Bper e Intesa +1,9%, Unicredit +1,8%. Tra i titoli principali in chiaro rialzo anche Stm (+1,6%) e Cnh (+1,5%) mentre Telecom ha ceduto l'1,6%. Male Fca (-3,3%) anche sui dati di vendita delle auto in Brasile e soprattutto Atlantia (-4,6%) in attesa dei conti. Nel paniere a bassa capitalizzazione acquisti su Beni stabili (+6%) dopo i conti e Snai (+4%) sull'accordo con Cogemat, mentre hanno ceduto Bioera (-4,7%) e la Juventus (-3,9%) dopo la vittoria con il Real Madrid in Champions league anche sul 'timore' che la società debba pagare inaspettati premi per la vittoria della coppa.

   

Petrolio: continua rialzo sopra soglia 61 dollari, +0,98%  - Prosegue il rialzo del petrolio che sale sopra la soglia dei 61 dollari al barile. Il greggio Wti del Texas avanza dello 0,98% a 61,38 dollari al barile mentre il Brent del Mare del Nord cresce dell'1% a 68,5.

Male Asia in scia a Europa, giù anche titoli di stato  - Seduta negativa per le borse asiatiche, orfane di Tokyo, chiusa per festività. Dopo il tonfo dei listini europei in scia alla crisi greca, Seul ha ceduto l'1,30%, Sydney il 2,31%, Mumbai cede il 2% e Singapore lo 0,33%. In lieve rialzo Hong Kong (+0,12%) e Shanghai (+0,14%), dopo il crollo della vigilia che ha fatto temere per la fine del 'toro' cinese. Con le azioni scendono anche i titoli di stato dell'area, dopo che sono saliti i tassi sui Treasury americani sono ai massimi da due mesi. Sui titoli di stato, i cui prezzi sono in calo dalla scorsa settimana a fronte del rialzo dei rendimenti, pesa l'incertezza sulla politica monetaria, mentre dall'Eurozona arrivano segnali che i prezzi stanno salendo e il petrolio è tornato sopra i 60 dollari al barile per la prima volta nel 2015. "Le aspettative sui tassi di interesse tra la maggior parte delle banche centrali sono piuttosto fluide in questo momento e ciò crea più volatilità" ha commentato a Bloomberg Thomas Averill, direttore generale di Rochford Capital. Oggi sono attesi molti dati macro: dall'Eurozona l'indice pmi composto, quello dei servizi e le vendite al dettaglio mentre dagli Stati Uniti arriveranno indicazioni su occupazione, mutui e scorte di petrolio.

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