E' scattato il conto alla rovescia per il pagamento della Tasi. Ma a cinque giorni dalla scadenza (il 16 ottobre), le imprese del terziario si trovano in difficoltà : solo il 26,9% è a conoscenza dell'importo da versare e oltre il 60% registra un aumento dei costi burocratici per fare fronte a questo obbligo, tanto che quasi una azienda su due pagherà la nuova tassa con difficoltà . A lanciare l'allarme è l'indagine 'L'autunno del fisco' realizzata da Confcommercio- Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Ricerche. Il 60,3% delle imprese del terziario prevede che si troverà in difficoltà per affrontare queste scadenze (percentuale che sale al 91% per le imprese del turismo).
Difficoltà dovute, in particolare, all'entità degli importi richiesti per il pagamento delle imposte dovute (74,3%) e per l'ingorgo generato dalle molte scadenze, concentrate in un lasso di tempo molto breve (64,8%). Le imprese più in difficoltà sono quelle di dimensioni minori: le microimprese, le imprese che hanno sedi in comuni diversi e quelle che utilizzano immobili di proprietà per l'esercizio della propria attività , le imprese del Mezzogiorno. Alla luce di questo quadro, quasi la metà del campione (il 49,6%) ha assicurato che pagherà la Tasi ma con difficoltà . Soltanto il 15,9% pagherà la Tasi senza alcuna difficoltà . Inoltre, per oltre un terzo delle imprese (34,5%) la Tasi è iniqua perché l'entità del pagamento è superiore rispetto alla qualità dei servizi che riceve da parte del proprio comune.