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  5. Cento anni fa la Tregua di Natale

Cento anni fa la Tregua di Natale

Il "miracolo" del 1914 nelle lettere dei soldati dal fronte

LA TREGUA DI NATALE. LETTERE DAL FRONTE, a cura di Alberto Del Bono (EDIZIONI LINDAU, 14 euro)

Accadde esattamente 100 anni fa nelle Fiandre e per chi vi partecipò fu un evento inimmaginabile, un attimo di luce insperato in un tunnel di orrore, disperazione e fango. Per tutti gli altri rimane il miracolo delle tregua di Natale. Fu messa in atto spontaneamente con un coraggioso gesto dei soldati semplici tedeschi e inglesi (in minor parte francesi e belgi) che, sussurrando auguri e accendendo lumini lungo la trincea prima e gridando e intonando canti di Natale poi, si accordarono con in nemici per un momentaneo e non ufficiale cessate il fuoco.

E il volume LA TREGUA DI NATALE, a cura di Alberto Del Bono, raccoglie il racconto di quelle ore proprio dalle parole di quei soldati, dalle lettere inviate ai parenti e spesso da questi consegnati ai giornali dell'epoca perché le pubblicassero.

Lettere tenere e disperate, stringate oppure prolisse, sgrammaticate oppure coltissime ma con un unico denominatore: quelle di essere vergate da giovani uomini con "lo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore" (per dirla alla De André) impegnati in quella logorante guerra di trincea.

Sono lettere scritte da chi è stufo marcio "di questo fango che ci arriva alle ginocchia", da chi "non si toglie i vestiti da 5 mesi" e soprattutto chi, in preda a "pensieri furibondi", come in sogno sente "le risate e le mille melodie del ritrovo della cena di Natale" ma invece si trova sbattuto qui, nel settore settentrionale del fronte occidentale, col "mantello appesantito dal fango e le mani spaccate e piagate dal freddo" a lanciare "sguardi stanchi alla trincee tedesche".

E poi il miracolo: "Come potevamo resistere dall'augurarci Buon Natale anche se subito dopo ci saremmo di nuovo salatati alla gola?". Ma i soldati non si fermano a questo: escono dalle trincee, all'inizio sospettosi con le mani pronte sui fucili, poi abbandonata ogni difesa si incontrano nella "terra di nessuno". E lì scattano le strette di mano, in qualche caso abbracci e piccoli scambi di regali (cioccolata, sigarette, fotografie e indirizzi). Non ci si avvicina troppo alle trincee dei nemici "per timore di vedere troppo" ma uomini, indottrinati e addestrati al massacro, dimostrano di potere tornare umani.

Nelle lettere c'è chi parla addirittura di una partita di football e di un soldato tedesco che si offre di fare il barbiere per gli inglesi o di qualcun altro che improvvisa anche scenette in maschera.

E soprattutto si racconta del mitico e irresistibile pudding di Natale ("dopo il primo morso i tedeschi erano nostri amici per la vita"). E proprio Operation Plum Puddings: The Christmas Truce (http://www.christmastruce.co.uk/) è il nome del progetto, partito negli anni '90 grazie ai due giornalisti inglesi Alan Cleaver e Lesley Park, che raccoglie le lettere dei soldati che narrano questa storia sorprendente.

La vicenda, che qualche storico scettico cerca ancora di bollare come inventata anche se nella storia delle guerre più di una volta ci sono stati casi di vera fratellanza tra le truppe nemiche, fu ripresa varie volte: dal film di Richard Attenborough Oh che bella guerra! (1969) a quello di Cristian Carion Joyeux Noel (2005), dal video di Paul McCartney (1983) allo spot, uscito in queste ore della catena di supermercati Sainsbury, che ha commosso una parte del web e fatto infuriare qualcun altro (per i suoi evidenti fini commerciali).

E' vero che la tregua ebbe una durata limitata. "Mentre finisco questa breve descrizione di un così incredibile comportamento umano - scrive il soldato Frederick W. Heath, autore forse della lettera più bella e poetica di tutte - stiamo riversando fuco battente sulle trincee tedesche, e loro con pari vigore ci ricambiano la cortesia. Sopra la nostra testa stridono i devastanti colpi dell'artiglieria tedesca. Così siamo tornati, ancora una volta, in questo inferno di fuoco".

Quello che non sapeva il povero soldato Heat è che la guerra sarebbe durata altri 5 anni e ben 9 milioni di soldati e 7 milioni di civili sarebbero stati massacrati. Molti dei protagonisti della tregua di Natale caddero in battaglia pochi giorni o qualche anno dopo. Alcuni tornarono a casa: l'ultimo di loro, Alfred Anderson, è morto nel 2005 a 109 anni. I suoi 4 figli, 10 nipoti e 18 bis nipoti dicono che non ha mai dimenticato lo straordinario Natale del 1914.

LO SPOT DI SAINSBURY

LA CANZONE DI PAUL MCCARTNEY

IL TRAILER DEL FILM JOEUX NOEL

IL TRAILER DI OH, CHE BELLA GUERRA!

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