"Alle volte mi rimproverano di essere poco ironica, troppo dura o severa. Ma con le storie che raccontiamo c'e' poco da ridere". Con quella zazzera bionda e gli occhi sempre accesi sulle storie delle persone comuni che hanno contribuito a renderla, con il suo programma sulle persone scomparse, il volto piu' amato di Rai3, Federica Sciarelli da 12 anni e' sul podio dell'Auditel grazie alla trasmissione 'Chi l'ha visto' (nata nel 1989 nella terza rete diretta da Angelo Guglielmi, con Blob e Un giorno in pretura e' il piu' longevo). Forte degli ottimi risultati ottenuti nel corso della precedente stagione, con una media che ha sfiorato la soglia dei 3 milioni di spettatori e in diverse serate ha permesso alla rete di avere la meglio nella gara degli ascolti serali, il programma tornera' ogni mercoledi' in prima serata (dal 14 settembre) fino a mezzanotte non soltanto nella sua versione standard, ma anche con un nuovo appuntamento quotidiano (dal 12) nel day time della durata di 20 minuti (week end esclusi) in onda subito dopo il Tg3 di mezzogiorno. Puntera' a far luce sui casi di cronaca nera che sono rimasti irrisolti e si occupera' di nuove vicende che necessitano di essere analizzate. Fondamentali saranno le segnalazioni degli spettatori da casa che possono chiamare in qualunque momento la redazione del programma telefonando al numero 068262.
"Anche se si fa fatica a crederlo, nel quotidiano sono una burlona, rido dei miei difetti, la vita e' un bene prezioso", sottolinea la giornalista. Chi l'ha visto non e' solo una trasmissione, e' la sua missione. "Perche' ti porti le storie a casa, non c'e' niente da fare. Non molliamo mai". Sciarelli, da quest'anno andrete in onda tutti i giorni dunque? "Si' infatti. Alla nostra redazione arrivano segnalazioni a tutte le ore del giorno e della notte. Alle volte vengono risolte prima di andare in onda. Chi l'ha visto non avra' solo l'appuntamento settimanale in prime time, ma una striscia quotidiana in daytime, dal lunedi' al venerdi'. Per differenziarla dal'appuntamento del mercoledi' della prima serata abbiamo deciso di darle un titolo diverso: 'Chi l'ha visto 12.25'. Un titolo per fidelizzare il pubblico per ricordargli che a quell'ora c'e' la nostra striscia. Come quando Sandro Curzi nel notiziario della notte dell'epoca si invento' il nome 'Tg3 22.30 Roma-Ny' in modo da far memorizzare ai telespettatori che a quell'ora c'era quell'appuntamento, piu' o meno vuole essere questa l'idea". Ma lo studio delle 12.25 sara' lo stesso di Chi l'ha visto serale? "E' questa la rivoluzione, vediamo come andra'. La striscia, e soltanto quella - spiega - andra' in onda in diretta dalla redazione del programma. Quindi ho detto ai redattori 'via foto, ninnoli e amenita' varie, saremo in diretta colleghi'. Si fara' il punto della situazione sui casi della giornata e su quelli di cui si e' parlato nel corso della puntata serale del mercoledi' che invece andra' in onda come sempre dallo studio classico cui abbiamo apportato qualche piccolo cambiamento. Un doppio appuntamento, quindi, per tutti gli appassionati di Chi l'ha visto".
Ma la striscia del day time sara' lei, Sciarelli, a condurla? "I primi giorni a partire dal debutto si', poi nelle settimane a venire sara' condotta a turno dai componenti della redazione che si stanno occupando dei diversi casi. Comunque saro' io a dare il buongiorno ai telespettatori". Ma lei hai mai pensato di lasciare Chi l'ha visto a qualcun altro? " un programma che faccio da tanti anni. E il pensiero e' ricorrente, come credo capita a tante persone in qualsiasi lavoro. Ma in questo caso abbiamo a che fare con il dolore della gente, e' dura per 12 edizioni". Lei ha dato al programma un'impronta ancora piu' giornalistica, e' stata conduttrice del Tg3, e giornalista parlamentare. "I tempi con Sandro Curzi li ricordo con passione. Paolo Ruffini, l'ex direttore di Rai3, mi disse che voleva portassi la mia esperienza a Chi l'ha visto. Cerco di fare un programma aperto fino all'ultimo minuto. In certi casi la scaletta va cambiata o eliminata". Nostalgia del Tg3? "Si'. Formalmente ne faccio sempre parte, sono ancora in distacco, non e' un caso forse se non sono mai passata alla rete. Mi sembra di avere ancora qualcosa da finire. Sul caso della Orlandi, per esempio, torneremo. Come su Daniele Potenzone scomparso nel nulla a una stazione della metro mentre andava a un'udienza del papa. Qualcosa non ha funzionato". Ha delle soddisfazioni? "Tante. Tra queste, l'ho ripetuto piu' volte, quella di aver fatto riaprire il caso di Ilaria Alpi: una delle nostre inviate e' riuscita a rintracciare il supertestimone 'Jelle' che ha ammesso di aver dichiarato il falso indicando in Hashi Hassan il responsabile che si e' fatto 10 anni di carcere".
