(ANSA) - GIFFONI VALLE PIANA (SALERNO) - E' nata nella cameretta di casa sua, per Lorenzo Richelmy, la svolta che lo ha reso il protagonista di Marco Polo, la serie Usa, megaproduzione di Netflix, di cui stanno andando in onda da due settimane le puntate della seconda stagione. ''Cercavano il protagonista da molto tempo, in tutto il mondo - ha spiegato l'attore 26enne a Giffoni Experience dove e' stato protagonista di una masterclass -. La casting italiana non mi reputava adatto, ma non mi sono arreso, con un amico regista ho preparato nella cameretta di casa mia un provino sulla mia idea di Marco Polo, e l'ho inviato alla responsabile a Londra. Due mesi dopo mi hanno chiamato per il casting call in Malesia''.
Spigliato quanto rilassato, amante dei viaggi, anche prima di trovarsi nei panni di Marco Polo, figlio di due attori teatrali (''Mi hanno insegnato che prima del successo conta la qualita'''), Richelmy non si e' fermato neanche davanti all'ostacolo di non conoscere, all'inizio, l'inglese: ''Al primo casting lo parlavo molto alla 'What's american way' ma loro mi hanno dato la possibilita' di studiare con una coach via skype per due settimane e poi riprovare. Da li' e' nata questa bellissima follia''. Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia e gia' diretto, fra gli altri da Lucio Pellegrini (I liceali) e Carlo Verdone (Sotto una buona stella), spiega che ''lavorando in una produzione come questa entri in un sistema molto piu' grande di te. Arrivano molti obblighi e iniziano a dirti quello che devi fare, come smettere di fumare"¦ ma abbiamo trovato un equilibrio''. Il segreto per non farsi travolgere ''e' mantenere sempre i piedi per terra, l'autoironia ma anche avere fiducia in se' stessi''.
Sul rinnovo per una terza stagione ''per ora non ci sono conferme ufficiali. E' una produzione molto costosa, e si stanno tenendo d'occhio i grafici sulle visioni. Sappiamo che le prime puntate della seconda stagione hanno raddoppiato gli spettatori della prima e che imdb ci ha messo tra le tre serie piu' richieste, con Orange is the new black e Il trono di spade"¦ questo fa piacere''. Comunque per Richelmy, ''Netflix e' il futuro. Dopo aver fatto cassa proponendo sulla piattaforma i film, ha deciso di investire e ha come obiettivo principale la qualita'. Poi non c'e' pubblicita', e per me che sono nato nel 1990 e' un cambiamento epocale. Posso dire quanto gli spot possano essere devastanti a livello d visione"¦ alla fine conoscevi piu' jingle che canzoni''. Per lui Marco Polo anche per i ragazzi di oggi ''e' un esempio, di quanto, solo con la volonta' possiamo realizzare. Marco non e' un supereroe, ma un viaggiatore molto umano, con un sogno''. (ANSA).