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L'Italia della Repubblica, 'come eravamo' 70 anni dopo

Da Napolitano a Bonino, su Rai Storia racconto corale del Paese

(ANSA) - ROMA - Il "risorgere della democrazia nella societa'" e quindi "il ricostruirsi dei partiti", ma anche la "preparazione del nuovo assetto dello Stato", impegno che sfocio' nel dibattito della Costituente: Giorgio Napolitano rievoca in questi termini 'L'alba della Repubblica', prima puntata della nuova serie di Rai Cultura 'L'Italia della Repubblica', 20 documentari introdotti da Paolo Mieli, con la partecipazione di Michele Astori e la consulenza storica di Giovanni Sabbatucci, in onda dal 22 aprile alle 21.30 su Rai Storia.

A 70 anni dalla nascita della Repubblica, la serie propone un lungo viaggio nella storia del nostro Paese, tra speranze e delusioni, vittorie e sconfitte di milioni di italiani, in compagnia di autorevoli 'testimoni': da Napolitano a Emma Bonino, da Giuliano Amato ad Anna Maria Mori, da Giorgetto Giugiaro a Franco Ferrarotti, da Ciriaco De Mita a Pietro Grasso. "Ma il racconto - sottolinea Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura, che cita Zavoli e La notte della Repubblica tra le fonti di ispirazione del programma - e' corale e intreccia diversi fili narrativi: i grandi protagonisti, gli storici e soprattutto la voce delle italiane e degli italiani. E' un modo per ritrovare l'identita' del Paese, guardando indietro alle conquiste fatte in tutti i campi per riscoprire la capacita' dell'Italia di uscire dai momenti di affanno per ricreare sempre nuovi rinascimenti". Il percorso spazia dal secondo dopoguerra a Mani pulite, dalla lotta alla mafia alla moneta unica europea, alternando filmati d'epoca, testimonianze tratte dagli archivi delle Teche Rai e interviste a storici e saggisti.

La prima puntata ripercorre il periodo tra la caduta del fascismo del 25 luglio 1943 e il referendum del 2 giugno 1946. La guerra, il risorgere della politica e l'entusiasmo per la vittoria della Repubblica rivivono nei ricordi di Napolitano: "All'inizio - racconta il presidente emerito - ci furono bombardamenti da parte dell'aviazione inglese, furono bombardamenti piuttosto leggeri, poi invece iniziarono (..) i bombardamenti americani molto pesanti, le fortezze volanti, e Napoli fu bersagliata in modo veramente tremendo. E io ero nel centro della citta', la mia casa paterna era a breve distanza da Piazza del Plebiscito e li' furono, in quella strada, colpiti dei palazzi.." Nelle sue parole anche la corsa verso i rifugi antiaerei: "Per arrivare al ricovero, si dovevano scendere, attraverso una feritoia che era stata aperta sul marciapiede del Palazzo Serra di Cassano, 130 scalini () C'era un mio fratello piu' giovane, piu' piccolo, () che era pervaso da tremore, da paura".

Il racconto da' voce anche ai protagonisti dell'epoca, in interviste di repertorio tratte dalle Teche Rai: Umberto II di Savoia, Ugo La Malfa, Vittorio Foa, Leo Valiani, Massimo Caprara, Ferruccio Parri, Indro Montanelli e Leone Cattani. Al centro della narrazione, ci sono gli eventi bellici (1943-1945), la guerra civile, la nascita del Comitato di Liberazione Nazionale e i rapporti dei partiti antifascisti con il re Vittorio Emanuele III e il governo Badoglio. Si chiude, infine, con i governi d'unita' nazionale, la liberazione, la campagna referendaria, l'abdicazione del Re Vittorio Emanuele III e la vittoria della Repubblica. (ANSA).

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