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Il soldato Smutniak tra perdita e rinascita

Al Roma Fiction Fest 'Limbo' dal romanzo di Melania Mazzucco, su Rai1 il 2 dicembre

(ANSA) - ROMA - "Sono nata e cresciuta in una famiglia di militari (il padre era un generale dell'aviazione, ndr), e' una realta' che conosco bene, anche mia nonna era una donna soldato e quando uscivo da scuola andavo a trovarla in caserma. Nel mio paese le donne sono potute entrare nei corpi militari molti anni prima che in Italia. E' un ruolo dunque che sognavo di interpretare da sempre, ma cercavo quello adatto. Ci siamo preparati incontrando soldati in missione di pace che ci hanno supportato e seguiti passo passo, facendoci vedere la vita nella quotidianita', cosi' come l'addestramento, o anche filmati reali di attentati che mi hanno molto scosso". L'attrice di origine polacca Kasia Smutniak e' la protagonista con Adriano Giannini, di Limbo, una storia di amore e di perdita, di morte e di resistenza, che ci interroga sulle nostre scelte e sulle nostre responsabilita'. E' il titolo scelto a rappresentare l'Italia nel concorso internazionale del Roma Fiction Fest.

Il tv movie e' tratto dall'omonimo romanzo del 2012 di Melania Mazzucco (Giulio Einaudi editore), con la sceneggiatura di Francesco Piccolo e Laura Paolucci. Il film per la tv, diretto da Lucio Pellegrini, prodotto da Fandango per Rai Fiction, andra' in onda su Rai1 il 2 dicembre, ma la presentazione alla rassegna all'indomani dei tragici fatti di Parigi lo rende drammaticamente ancor piu' attuale. Nel cast anche Filippo Nigro e un convincente Domenico Diele. Smutniak e' Manuela Paris, una donna soldato, giovanissima, ma gia' sottoufficiale dell'esercito al comando di un plotone in Afghanistan dove e' rimasta vittima di un attentato: una bomba ha ferito gravemente lei e ucciso alcuni dei suoi uomini. Alla vigilia di Natale la donna torna a casa, in una cittadina sul mare vicino Roma. Non ha ancora ventotto anni, e' vittima di un disturbo post-traumatico da stress. Ma il sanguinoso attentato in cui e' rimasta gravemente ferita la costringe a una guerra molto diversa e non meno insidiosa: contro i ricordi, il disinganno e il dolore, ma anche contro il ruolo stereotipato di donna e vittima che la societa' tenta di imporle. L'incontro con il misterioso ospite dell'Hotel Bellavista, Mattia (Giannini), un uomo apparentemente senza passato e, come lei, sospeso in un suo personale limbo di attesa e speranza, e' l'occasione per fare i conti con la sua storia. E per scoprire che vale sempre la pena vivere - perche' nessuno, nemmeno lei, e' cio' che sembra.

Adriano Giannini spiega: "Sono come due film all'interno di uno solo. Manuela e Mattia sono un uomo e una donna che si incontrano e pur non sapendo nulla l'uno dell'altra e non volendo aprirsi, si riconoscono perche' hanno cicatrici simili. C'e' una profonda ambiguita' nel mio personaggio e fino all'ultimo non sappiamo nulla di lui, pero' quell'incontro avviene in una sorta di limbo, entrambi sono 'morti' in un momento preciso della loro vita per un determinato avvenimento, e' la storia di un'attesa e di una rinascita". Melania Mazzucco sull'adattamento del suo libro (488 pagine ridotte ad un film tv) dice: "Ho sempre pensato che un romanzo, una volta ultimato, non appartiene piu' all'autore, diventa un bene comune. La storia e' un mosaico di immagini, rumori, colori: sono orgogliosa che sia diventato un film e che i suoi personaggi abbiamo trovato volto, corpo e voce". Mazzucco ha scritto Limbo anche perche' la narrativa "non mai ospitato il personaggio di una donna militare". Il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta tiene a far notare: "La Rai ha fortemente voluto produrre questa storia. Da tempo ci interessava il tema delle missioni di pace, un tema ostico per il pubblico, ma di grande rilevanza per il nostro Paese. La Fandango ci ha portato questa storia che viene da uno straordinario romanzo. Con la sua complessita' di carattere, senza retorica. Una donna soldato con le sue scelte, le sue difficolta' di farsi riconoscere come comandante di un gruppo di uomini, le sue fragilita'. Limbo e' la storia complessa di un ritorno in un mondo che e' diventato troppo diverso e lontano da quello estremo della missione, e di un ritorno alla vita, agli affetti e alla immediatezza dei sentimenti". (ANSA).

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