L'estate - e il sole -, lui, ce li ha scritti nel nome, anzi nel cognome. Nomen omen avrebbero detto i latini, il destino nel nome. Del resto lui si chiama Sole-r, Alvaro Soler, e suoi sono i tormentoni delle due ultime estati italiane: lo scorso anno ha fatto ballare con El mismo Sol, quest'anno con Sofia. Brani da milioni di visualizzazioni sul web (Sofia ha già superato abbondantemente i 100 milioni ed è stato certificato già due volte platino) e contenuti nell'album "Eterno Agosto Italian edition", uscito nei giorni scorsi e che conta anche collaborazioni con Emma e Max Gazzé. Il 25enne spagnolo, che ha vissuto in Spagna, Giappone e Germania e parla già quattro lingue, ha conquistato l'Italia a colpi di allegria e voglia di spensieratezza. "Sì, credo che il mio successo nel vostro Paese sia dovuto al fatto che è così simile alla Spagna.. con la stessa voglia di positività", dice al telefono all'ANSA in un italiano quasi perfetto addolcito da sonorità spagnoleggianti. Del resto l'italiano lo sta imparando in fretta dato che è stato scelto per sedere dietro il bancone di X Factor come giudice della prossima edizione, insieme a Fedez, Arisa e Manuel Agnelli. "Siamo molto doversi, e ognuno può imparare qualcosa dagli altri". Sorride, quando lo chiamano il fidanzato d'Italia, il nomignolo che si è guadagnato con la sua faccia da bravo ragazzo che piace a mamme e figlie. "Be'... poteva andarmi peggio", scherza Alvaro (con l'accento rigorosamente sulla prima A) che si autodefinisce "molto normale. Del resto non sono famoso ovunque come lo sono da voi. Sono uno prestato alla vita da rockstar senza essere una rockstar". Il fatto di essere legato ai successi estivi non gli pesa e non ha paura di rimanere invischiato in un target esclusivamente "da tormentone". "Io non sono solo questo - sottolinea - Con i live di quest'estate, con i miei dischi e con i X Factor dimostrerò che c'è anche altro. Dietro a Sofia e a El Mismo Sol c'è di più. Del resto io ho iniziato con il nu metal, con l'hip hop, con l'elettronica. Poi c'è stato molto pop e tanto rock. Insomma ascolto di tutto, dipende dall'umore del momento". E tutto questo lo porterà anche nel talent di Sky. "Sarà una sfida, mi piace l'idea di poter lavorare in maniera creativa con altre persone anche se so di avere una grande responsabilità nel giudicare in due minuti le qualità degli altri. La televisione mi interessa fino ad un certo punto, ho scelto di fare X Factor per la musica, non per la tv. Anche se sono consapevole che mi permetterà di farmi conoscere ancora di più magari anche in altri Paesi". Eh sì, perché nonostante il successo, il giovane spagnolo sa bene che questo è il momento di spingere forte sull'acceleratore e di non fermarsi: "ad ottobre torno in studio per il prossimo album. Non voglio fermarmi ora". Della musica italiana finora conosceva Eros Ramazzotti, Laura Pausini e Nek, artisti che si sono fatti conoscere con le versioni in spagnolo dei loro brani anche sul mercato latino. "Grazie a X Factor ora conosco molto di più, ma la vera sorpresa è stata Jovanotti".