Con il 51%, per la prima volta nel mercato discografico in Italia il digitale supera il fisico.
Secondo i dati rilevati da Deloitte per Fimi, relativi al primo semestre del 2016, il digitale ha attuato il sorpasso grazie alla spinta dello streaming, che rappresentano il 40% del mercato totale e segnano un incremento del +51%. I cd invece vanno in picchiata, con -13%.
Complessivamente, nei primi sei mesi dell'anno, il fatturato è salito dell'1%, attestandosi a 66,4 milioni di euro (65.550 nel 2015). Tenuto conto della particolare performance del 2015, i primi sei mesi del 2016 sono oltre il 23% in più del 2014.
Sul fronte digitale continua la progressione dello streaming in abbonamento, cresciuto del 68%, con servizi come Spotify, Apple Music, Deezer e TIMmusic, contro il +19% di YouTube.
Lo streaming ha fatturato 26,3 milioni e secondo i dati Fimi, il 20% dei consumatori di musica accede a servizi in streaming a pagamento.Continua anche la corsa del vinile (+43%)che rappresenta il 5% del mercato.