Fuori programma per il ministro della Cultura Dario Franceschini a Bologna per la tre giorni di apertura straordinaria della casa di Lucio Dalla nel terzo anniversario della morte del cantautore. Il ministro ha duettato con Gianni Morandi intonando 'Piazza Grande'. "Io - ha ironizzato al temine dell' 'esibizione' mi sono rovinato definitivamente. Ogni residua mia credibilità è crollata oggi per colpa di Morandi. Troverò il modo di vendicarmi". L.
"Questi testi - ha detto - sono formidabili anche senza musica. Penso sia ora di insegnarli nelle scuole".
"C'è una generazione di cantautori - ha detto il ministro rispondendo ai giornalisti a margine dell'evento - che ha formato e trasmesso valori a generazioni intere di italiani perché ha saputo unire la bellezza della musica a testi straordinari, ognuno con uno stile unico, e penso che facciano ormai parte della letteratura italiana. Quali? Dalla, De Andrè, Guccini, De Gregori, Conte, potrei andare avanti a lungo". Franceschini ha quindi ribadito che questo è "il momento di inserire lo studio dei testi dei grandi cantautori italiani nella storia della letteratura italiana. Me lo immagino nell'ora di italiano. Ne parleremo con il ministro dell'Istruzione che è sempre molto disponibili e quindi sono sicuro che ci sarà un'apertura".
Quanto alla canzone di Dalla che rappresenti la cifra del Governo, per Franceschini questa è "Futura".