GINO & MICHELE, IL FORMICHETTI 2020 (BALDINI+CASTOLDI, PP 1280, EURO 30)
Sono state raccolte per la prima volta in un unico volume, 'Il Formichetti 2020' di Gino & Michele, tutte le formiche dal 1990 ad oggi. Sono "oltre 8000 battute in un tomo pesantissimo ma solo nel peso fisico, perché poi si ride e moltissimo" spiegano Gino & Michele del libro che esce per Baldini+Castoldi a trent'anni da 'Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano'.
"Come per il Dizionario dei Film che tutto il mondo ci invidia - che vanta più imitazioni della Settimana Enigmistica -, anche per il Formichetti come per il Mereghetti ci saranno numerosi indici ragionati, che renderanno la lettura anche un modo per ripercorrere trent'anni e più di comicità mondiale; per capire cosa siamo diventati. E riderci su". Gino e Michele spiegano come è nata l'idea di raccogliere in un libro le migliori battute:"Intorno alla metà degli anni Ottanta, all'interno del gruppo di autori di Drive In, fra i quali c'eravamo anche noi: si annotava che esistevano manuali di ogni cosa, ma che mancava una classificazione seria della materia che, in fondo, era il nostro pane quotidiano. Poi accadde che, chiusa l'esperienza televisiva, ci venne l'idea di selezionarne cento, le migliori a nostro giudizio, e inviarle a cento fra comici e addetti ai lavori, chiedendo a ciascuno di sceglierne 5 per poi raccogliere il tutto e proclamare la Battuta del Secolo.
Tutto questo si concretizzò in un live show veramente speciale condotto da Claudio Bisio e Antonio Catania all'inizio del 1990, allo Zelig. La battuta vincitrice e quindi giudicata la migliore del secolo era di Walter Fontana, allora non ancora autore affermato, e così recitava: 'Era un bambino presuntuoso e saccente. Quando la maestra di prima elementare gli chiese 'Ma tu credi in Dio?', lui rispose: 'Beh, credere è una parola grossa. Diciamo che lo stimo'". "A quel punto - raccontano - divenne per noi quasi una sfida cercare un editore che pubblicasse la nostra ormai corposa raccolta. Quando ormai tutto sembrava perduto, il mitico Oreste del Buono, allora responsabile dei tascabili Einaudi, si impuntò (spalleggiato dal nipote Alessandro Dalai, ad di Einaudi e poi fondatore della prima Baldini&Castoldi) affinché 'Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano' uscissero con il prestigioso Struzzo torinese. Tre editori, qualche milione di copie e trent'anni dopo oggi il cerchio si chiude, e per la prima volta il Frankenstein delle Formiche vede la luce". (ANSA).