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Saviano, viva i giovani di Scomodo e l'informazione lenta

Scrittore a 'Più libri' incontra ragazzi redattori della rivista

Autofinanziata, stampata su carta, senza pubblicità, ma soprattutto una rivista che, nell'era dei social e dei click, punta all'informazione lenta. Ecco 'Scomodo', nata un anno fa a Roma da un gruppo di giovanissimi, massimo 24 anni, che è come "un viaggio sulla macchina del tempo" che piace tanto a Roberto Saviano. "Mi ha incuriosito, appassionato, non credevo fosse possibile. L'informazione lenta è la base di tutto. Nel mondo delle news, veloci, 24 ore su 24, lento sembra noioso, di chi arriva dopo, con prudenza. Questo vuol dire invece approfondire, non rischiare di dire una cazzata, che è invece la logica dei click" ha detto Saviano che oggi ha incontrato, nel giorno di chiusura dell'edizione record di 'Più libri più liberi', alcuni redattori di 'Scomodo' nell'Area Robinson della fiera.

"Se pensi che la velocità sia di per sé un valore, sei come tutti gli altri. Di 'Scomodo' mi piace anche la disciplina morale. Sui social puoi sempre cancellare i tuoi post. E' come se potessi sparare e tirare indietro il proiettile. Sulla carta si è più presenti, umani, mentre sul web ci si può divertire a essere altro. Ma cos'è che vince? L'offesa, l'avvelenamento del pozzo che hai fatto e da cui non torni indietro", ha detto ai ragazzi Saviano. E quelli di 'Scomodo', che sono arrivati a distribuire gratuitamente una media al mese di 7 mila copie, arrivando fino a 10 mila, nelle università, biblioteche, punti di aggregazione e bar di Roma, mercoledì prossimo lanceranno anche l'abbonamento a 6 euro al mese con spedizione a casa della rivista (leggiscomodo.org). "Siamo una generazione di ragazzi nati con il telefono in mano. Abbiamo pensato al cartaceo proprio per la mancanza di immediatezza, che per noi è un pregio. Facciamo riunioni redazionali di sei ore. Siamo partiti da un gruppo ristretto di ragazzi che è cresciuto a dismisura fino ad arrivare a 100 redattori. Vogliamo dare un valore strettamente politico e sociale al giornalismo. L'informazione di approfondimento è anche formazione. Non è solo per andare controtendenza", raccontano i redattori.

"Tutto è partito la scorsa estate per fare qualcosa che muovesse l'immobilità che c'è a Roma. Volevamo creare una sorta di movimento culturale e il carattere trasversale di Scomodo ha coinvolto tanti giovani. Stando con gli altri si impara tantissimo. E' anche un'esperienza democratica. Abbiamo fatto anche un numero per grandi aree tematiche (lavoro, sessualità, subcultura) di 620 pagine che si chiama 'Presente', per non stare ad aspettare sempre il futuro" hanno raccontato a Saviano e al grande pubblico venuto per ascoltarli. L'autore di 'Gomorra' ha incoraggiato la redazione, elogiato la professionalità , la grafica, chiesto ai ragazzi se in loro c'e' il desiderio di diventare giornalisti, raccontato quando lui ha cominciato, a 18-20 anni come loro, ma soprattutto ha fatto presente di non aver "mai scisso la parola dall'impegno". "Mi piace questo lavoro perché parla di una generazione osservata da un altro punto di vista, che vuole fare la differenza, ma veramente. La forza dei social è non saper fare nulla. Se sai fare generi odio, devi essere medio. Scomodo è il contrario. Il contenuto è l'unica cosa che ci rimane. C'e' anche una scelta stilistica interessante". E' come salire sulla macchina del tempo.

"Un giornale che sembra del secolo scorso, la carta. Come guardare le cassette, il vinile. Pensate il cortocircuito della modernità. Un milione di click su youtube ti portano poco meno di 3 mila euro, non riesci a sopravvivere. A meno che tu non sia un ragazzetto americano o svedese che, parlando inglese, arrivi a miliardi di persone e puoi, dalla tua stanzetta, guadagnare tremila dollari al giorno. Il mito youtube nasce anche da questo". Il rischio e la fine più grande che sta correndo la politica è "di parlare alla propria bolla, solo ai loro" ha sottolineato lo scrittore e spiegato: "Io ho cercato di non parlare solo ai miei. Per esempio quando sono andato ad 'Amici' tirandomi dietro una valanga di sterco sui social. Rompere le bolle è scomodo, ma molto gravido di energie". Se la nuova politica di Silvio Berlusconi, come dice Saviano, "parla ai vecchi, agli anziani", il lavoro dei ragazzi di 'Scomodo', "dismette la lotta tra generazioni" e "spezza questi perimetri. Questo mi piace. Mi sembra gravido di speranze, non solo per l'idea ma perché ci stanno riuscendo". 

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