(ANSA) - TORINO, 21 MAG - "Il ricordo di Falcone è stata un'anomalia mediatica, che ha permesso una svolta del Paese".
Roberto Saviano, oggi al Salone del Libro di Torino, ricorda così il magistrato a 25 anni dalla strage di Capaci. "Era un personaggio scomodo, che stava antipatico a molti. E Cosa Nostra pensava che, dopo qualche mese, l'attenzione pubblica si sarebbe rivolta altrove. Ma così non è stato".
Falcone e Borsellino "sapevano di morire - aggiunge lo scrittore che sarà tra i protagonisti della serata speciale su Rai1 condotta da Fabio Fazio il 23, giorno dell'anniversario - ma sapevano che non potevano fare marcia indietro. Se si fossero sottratti alla morte, il loro impegno sarebbe stato vano". La loro vita era caratterizzata dalla "solitudine, dalla distanza, dal sospetto, dal disprezzo di molti". E tutto questo, per Saviano, si combatte con la consapevolezza, con la potenza della scrittura, del ragionamento. "In un mondo di non lettori ci dobbiamo aspettare rabbia, bile. Ma nessun cambiamento - conclude - Occuparsi di queste tematiche, leggere, studiare, invece, permette di cambiare le cose".
Numerose le persone che si sono riversate nella Sala Gialla del Lingotto per ascoltare l'autore. In centinaia sono rimasti fuori. (ANSA).