Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cultura
  1. ANSA.it
  2. Cultura
  3. Cinema
  4. Favino, da D'Artagnan 'bambinone' a Buscetta

Favino, da D'Artagnan 'bambinone' a Buscetta

Per l'attore, a Ciné di Riccione, in forse Craxi e Sanremo

RICCIONE - Un D'Artagnan "bambinone" in 'Moschettieri del re', poi un inquieto Tommaso Buscetta per Marco Bellocchio nel 'Traditore' e, molto probabilmente, un Bettino Craxi per Gianni Amelio in 'Hammamet'. Non si può dire che Pierfrancesco Favino stia con le mani in mano se si considera poi che potrebbe tornare anche al Festival di Sanremo al fianco di Claudio Baglioni: "Lo sento tutti i giorni - dice -, siamo amici. Non metto limite alla provvidenza".

Intanto i 'Moschettieri del re' di Giovanni Veronesi, punta di diamante del listino Vision presentato al Ciné Giornate di cinema di Riccione da Nicola Maccanico e film che andrà in sala nel periodo più caldo dell'anno, ovvero il 27 dicembre. "È una favola d'avventura in cui interpreto un bambinone, un Miles Gloriosus, con tratti infantili - spiega Favino - , ma pieno di naturale talento. È un uomo che ragiona per bisogni, sfruttando le sue grandi capacità di spadaccino e cavaliere. 'I tre moschettieri' - aggiunge - fanno parte dell'immaginario di ognuno di noi. Certo ci abbiamo scherzato un po', ma sempre con grande rispetto".

Nel film di Giovanni Veronesi, di cui si sono viste alcune scene a Riccione, il Favino-D'Artagnan parla uno sgangherato francese, un grammelot di sua invenzione: "Ci siamo presi un po' la libertà di prendere questa volta noi in giro i francesi, ma va considerato che tutta questa storia è in fondo solo una favola. Nella sceneggiatura - spiega Favino - lui parla male la lingua e, tra l'altro, ho letto che il papà di Dumas era un pied-noir, così c'è anche, se si vuole, una piccola citazione colta per chi sa intenderla".

Sulla possibilità che sia lui a dare il volto a Bettino Craxi nel film di Gianni Amelio 'Hammamet', che racconta la vicenda dell'esilio del politico nella località tunisina, l'attore frena: "Certo c'è la possibilità, ma non la sicurezza". Sul set dei Moschettieri del re, co-produzione Indiana Production e Vision Distribution realizzata con il supporto dalla Regione Basilicata e della Lucana Film Commission, oltre a Favino troviamo un supercast: Valerio Mastandrea (Porthos), Rocco Papaleo (Athos) e Sergio Rubini (Aramis). Ma nel cast anche Margherita Buy, Alessandro Haber, Matilde Gioli, Giulia Bevilacqua, Lele Vannoli.

Sulla sua estrema duttilità Favino dice: "Certo c'è orgoglio, anche se credo che commedia e dramma abbiano in fondo tanti punti di contatto". Sanremo? "Mi ha dato una grande visibilità. È stata un occasione di far vedere al grande pubblico una parte di me che conoscevano solo i miei amici. Mostrare un mio lato privato - conclude - più vicino al mio mondo teatrale".

      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video ANSA



      Modifica consenso Cookie