Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cultura
  1. ANSA.it
  2. Cultura
  3. Cinema
  4. Bertolucci, io Brando e Ultimo tango

Bertolucci, io Brando e Ultimo tango

Regista, ho provato vergogna per Ridley Scott su vicenda Spacey

Bernardo Bertolucci, tre volte premio Oscar, al Bif&st non si risparmia e sembra davvero felice e rilassato. Il fatto è che al Film Festival di Bari c'è stata l'anteprima mondiale della versione restaurata in 4k di Ultimo tango a Parigi che tornerà in sala dal 21 maggio distribuito in 120 copie dal Centro sperimentale di cinematografia. E forse, cosa anche più importante, il suo capolavoro sarà in molte sale in versione originale con sottotitoli. Una grande soddisfazione per l'autore, da sempre contrario all'uso del doppiaggio.

Dal regista de Il piccolo Buddha, nella masterclass al Petruzzelli, tanti ricordi ovviamente legati a questo film del 1976 che fece scandalo e fu oggetto di censura e procurò una condanna, per lui e Marlon Brando, che privò il regista dei diritti civili: "Mi accorsi che non potevo più votare". E, nella lunga lezione di cinema di Bertolucci, anche una presa di posizione forte e controcorrente nei confronti di Ridley Scott per aver sostituito Kevin Spacey, accusato di molestie, con Christopher Plummer nel suo ultimo film 'Tutti i soldi del mondo'. "Ho provato un po' di vergogna per Ridley Scott che, nonostante il suo grande potere contrattuale a Hollywood, ha dovuto subire questa imposizione razzista nei confronti di Kevin Spacey, tanto che a me è venuta voglia di fare un piccolo film proprio con lui".

Rivedendo Ultimo tango a Parigi restaurato, dice: "Mi sembra molto più bello dell'originale con quella leggera patina vintage. Per me è stata un'emozione molto forte e devo davvero ringraziare il Centro sperimentale che spero, dopo i film, inizi a restaurare anche noi registi". La scelta di Brando come protagonista non arrivò subito. "Prima - dice Bertolucci - chiesi a Jean-Paul Belmondo, un mio mito, ma mi disse che lui non faceva film porno. Poi fu la volta di Alain Delon che però mi propose di essere anche il produttore, un modo forse per controllare il film. Alla fine pensammo a Brando che incontrai a Parigi e che, inizialmente, mi intimidì moltissimo. Quando lo andai a trovare poi a Los Angeles, una 'non città' che amo molto, ci ritrovammo a parlare tutti i giorni di vita e di morte".

Della ricorrenza del cinquantenario del '68 sottolinea: "Non sono stato nel fiume della protesta perché allora avevo 27 anni, ero più grande. Ma quello che ricordo è che si pensava allora di poter cambiare il mondo. In me ha comunque liberato forze che mi hanno permesso di passare da un cinema-monologo a uno più dialogante con il pubblico".

Del rapporto tra Brando e Maria Schneider - su cui sono stati scritti fiumi di parole per le scene di sesso forti nel film, in particolare per la celebre sequenza del burro in cui lo stesso regista ha ammesso in un'intervista del 2013 che l'attrice allora 19enne non era consenziente - dice solo: "Brando era molto paterno e protettivo verso di lei. C'era un rapporto molto buono tra loro. In una scena Brando, che non aveva buona memoria, si servì di un foglietto che la stessa Schneider si era incollata sulla fronte in modo che lui potesse leggere".

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie