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Oscar 2018, serata a prova gaffe e polemiche

La forma dell'acqua e Tre manifesti favoriti, in corsa Guadagnino

Lo scorso anno a vincere, dopo un colpo di scena che è passato alla storia degli Oscar con l'errore nella proclamazione del miglior film fu Moonlight a discapito di La La Land che era uno dei grandi favoriti. Domenica notte, vista l'attenzione maniacale ai particolari da parte degli organizzatori che certo non vogliono trovarsi nella stessa imbarazzante situazione, sono già state prese le misure necessarie affinché sorprese di questo tipo non accadano e che la statua per miglior film venga aggiudicata senza errori a La forma dell'acqua, oppure a Tre manifesti a Ebbing Missouri, i due favoriti, rispettivamente con tredici e sette nomination, anche se le sorprese non sono mai da escludere quando si parla del giudizio dei novemila membri dell'Academy spesso influenzato dal clima sociale.

Difficile che Chiamami con il tuo nome, il film di Luca Guadagnino possa vincere il premio più ambito anche se rimane il favorito nella categoria migliore sceneggiatura non originale. Una serata comunque che entrerà nella storia del cinema italiano, visto che era dal 1999, con la Vita è Bella di Roberto Benigni che un film diretto da un italiano non era in corsa nella categoria più prestigiosa. In un'edizione, la novantesima, che verrà presentata dal comico Jimmy Kimmel e che non potrà ignorare i due grandi temi di attualità, quali la politica americana con il controverso presidente Trump e i movimenti di riscossa femminile #metoo e Time's Up, anche se non sono ancora state annunciate manifestazioni particolari. A parte poche categorie il cui vincitore è ancora in dubbio, in molte i giochi sembrano già fatti: migliore regia dovrebbe essere assegnata a Gulliermo del Toro per il suo La forma dell'acqua, acclamato in ogni dove; migliore attore non protagonista a uno tra Woody Harrelson e Sam Rockwell, entrambi protagonisti di Tre Manifesti, che conta anche la statua praticamente certa per la sua meravigliosa protagonista: la scontrosa e anticonformista Frances Mc Dormand.

Scontata anche la vittoria di Coco, il film animato della Pixar mentre meno scontate appaiono le categorie migliore attore protagonista e migliore attrice non protagonista che vedono favoriti rispettivamente il solito Daniel Day Lewis, per la sua interpretazione nel Il filo nascosto e Gary Oldman per il suo ritratto di Wiston Churchill in L'ora più buia. Terzo incomodo in questa corsa tra titani il giovane afroamericano Daniel Kaluuya, protagonista di Get Out, l'horror commedia a sfondo razziale vera sorpresa di questa edizione che si giocherà la statua per la migliore sceneggiatura originale con Tre Manifesti. I maggiori dubbi riguardano la categoria delle attrici non protagoniste dove ognuna delle cinque nominate potrebbe aggiudicarsi domenica sera l'ambita statuetta. In una stagione dove la qualità dei film e delle perfomance è stata molto alta, come dimostrano i nove titoli scelti in corsa come miglior film (possono variare da cinque a nove) parte sicuramente favorita Allison Janney per I, Tonya, ma sia Laurie Metcalf per Lady Bird, Mary J. Blige per Mudbound, Lesley Manville per Il filo fantasma e Octavia Spencer per La forma dell'acqua hanno riscosso ottimi favori. Nelle categorie minori i premi dovrebbero invece dividersi equamente tra i vari film in corsa anche se per la migliore fotografia il favorito è Dunkirk, il film di Christopher Nolan che ha avuto il merito di rinvigorire l'idea di un cinema da godersi in una sala cinematografica e non nel salotto di casa propria.

E' facile immaginare che The Post, Star Wars, Baby Driver, Lady Bird e altre pellicole che non appaiono favorite per i premi più importanti possano comunque tornare a casa non a mani vuote e tra loro anche Blade Runner 2049 nominato per gli aspetti tecnici, tra cui quello del migliore production design. Una nomination importante per l'Italia, visto che a realizzarli è stata Alessandra Querzola, una dei due, con Luca Guadagnino, italiani in corsa. Nella categoria migliore film straniero, che vede favoriti il russo Loveless e il cileno A fantastic Woman invece l'unica cosa certa è che il vincitore non sarà il film italiano A Ciambra, che è stato prontamente escluso dalla corsa ancora prima che cominciasse rimarcando la distanza che ancora rimane siderale tra il cinema che conta e quello di casa nostra. Si annuncia una edizione degli Oscar a prova di polemiche e gli organizzatori sono stati molto attenti ad eliminare ogni possibilità di scandalo e manifestazioni fuori luogo, interrompendo anche una tradizione che durava da sempre, quella del migliore attore dell'edizione precedente che premia la migliore attrice dell'anno corrente.

Sarebbe toccato a Casey Affleck, protagonista di Manchester by the sea e già coinvolto in uno scandalo a sfondo sessuale ma non sarà lui, per ragioni di opportunità e per evitare polemiche con le agguerrite femministe hollywoodiane, a consegnare il premio. Anche Oscar troppo bianchi o Oscar troppo al maschile degli anni passati sono al bando: in questa edizione la par condicio sembra avere regnato sovrana. Una donna regista nominata, diversi attori afroamericani nominati e film di ogni tipo e forma senza fare torti a nessuno, come si addice a questa nuova Hollywood più attenta alle questioni razziali e sociali e sdegnata dallo scandalo delle molestie sessuali, che sicuramente troverà spazio sul tappeto rosso e sul palco del Dolby Theater.

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