Proprio come gli arcani maggiori dei Tarocchi, saranno 22 le opere in concorso al Venice Virtual Reality, prima competizione assoluta di film in Realtà Virtuale (Vr) che si svolgerà durante alcuni giorni (31 agosto - 5 settembre) della 74/a Mostra Internazionale d'arte Cinematografica di Venezia (30 agosto - 9 settembre).
Ma se si vedono poi le proposte di questi lavori a prevalere sono i temi forti, per nulla virtuali. Su tutti i problemi dell'ambiente in un mondo che si sta sempre più liquefacendo, ma si parla anche di violenza alle donne in Sud Corea da parte dei soldati Usa, di Olocausto e c'è anche una Gomorra 'ponte' tra le serie.
Il tutto si svolgerà in un luogo naturalmente 'virtuale' come l'isola del Lazzaretto Vecchio, il primo della storia (istituito dalla Repubblica di Venezia nel 1423), vicinissimo al Lido ed esteso per circa due ettari e mezzo. All'interno di questa antica struttura, il Virtual Reality FESTIVAL sarà così suddiviso: 50 posti a sedere per il Virtual Theater; dieci Stand up e, infine, sei installazioni. Il presidente di giuria sarà John Landis (Animal House, The Blues Brothers) che insieme alla sceneggiatrice e regista francese Céline Sciamma e all'attore e regista Ricky Tognazzi attribuiranno i tre premi in palio: Miglior Film VR, Gran Premio della Giuria VR e il Premio per la Migliore Creatività VR.
Tornando ai film troviamo sul tema ambiente ben tre opere: MELITA di Nicolas Alcalà che ci porta nel 2026 in un mondo che sta collassando a causa dei cambiamenti climatici. Anaaya, geniale scienziata eschimese, ha il compito di trovare un pianeta dove gli umani possano vivere.
GREENLAND MELTING di Nonny De La Pena, Catherine Upin, Julia Cort, Raney Aronson-Rath racconta invece di una Groenlandia che si sta sciogliendo a un ritmo accelerato e senza precedenti. Gli scienziati NASA hanno iniziato nel settembre 2016 una missione ambiziosa per studiare le vere cause di tutto ciò. Come mai il riscaldamento degli oceani sta facendo sciogliere i ghiacciai, quando arriverà la fine? In ARDEN'S WAKE EXPANDED di Eugene Yk Chung ci troviamo in un mondo post-apocalittico, dove una giovane vive con il padre in un faro a guardia di un mare infinito. Quando il padre sparisce, lei dovrà avventurarsi in quelle acque proibite per salvarlo.
In BLOODLESS della regista della Corea del Sud, Gina Kim, c'é invece una forte denuncia sociale. Nel film della durata di circa dieci minuti, il racconto sulle escort presenti in Sud Corea fin dal 1950 nelle vicinanze delle basi Usa. Il film racconta gli ultimi momenti di una escort che è stata brutalmente uccisa da un soldato americano a Dongducheon Camptown nel 1992. Un modo questo per gettare luce di quello che troppo spesso accade nei villaggi, circa 96, che sono sorti vicino alla basi militari. THE LAST GOODBYE di Gabo Arora e Ari Palitz racconta invece di Pinchas Gutter, un sopravvissuto all'olocausto che nel 2016 ha girato nell'ex campo di concentramento di Majdek. Si camminerà accanto a Pinchas per ripercorrere la sua storia di sofferenza e perseveranza.
Tra i film più attesi c'è poi LA CAMERA INSABBIATA di Laurie Anderson con lo spettatore che vola attraverso un'enorme struttura fatta di parole, disegni e storie e GOMORRA VR - WE OWN THE STREETS di Enrico Rosati con Marco D'Amore, Salvatore Esposito, Fabio De Caro, una sorta di ponte tra la seconda e la terza stagione dell'omonima serie tv cult.
