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Amatrice riapre il suo cinema Paradiso

Franceschini, gesto simbolico ma concreto per riportare la vita

Un cinema. Temporaneo, allestito nel Palazzetto dello Sport. Ma con le attrezzature più moderne, tutte prime visioni e anche film "a richiesta". La normalità riparte anche da qui per chi otto mesi fa ha perso tutto, dal "regalo", come lo definisce il sindaco Sergio Pirozzi, di una sala cinematografica per i 700 cittadini rimasti ad Amatrice, "che anche se è un comune piccolo, aveva il suo cinema-teatro".

"Si, ricorda un po' il Nuovo cinema Paradiso", dice sorridendo Francesco D'Alessandro, 34 anni, ex residente del vicolo di via dei Bastioni, proprio vicino all'Hotel Roma venuto giù come farina, che da oggi prenderà servizio come primo proiezionista, mentre il paese si raccoglie ad attendere le autorità in arrivo.

Tutto intorno, i Monti della Laga sono ancora innevati, ma gli alberi iniziano a fiorire. Quasi un segno che la vita, nonostante tutto, continua il suo ciclo. Poi l'ingresso ufficiale, con il ministro di beni culturali, Dario Franceschini, il presidente dell'Anica, Francesco Rutelli, e l'amministratore delegato di Rai Cinema, Paolo Del Brocco. Sul campo da gioco del Palazzetto, panchine per 100 posti. Anche se ė giorno la proiezione è perfetta.

"Un gesto simbolico ma concreto", commenta il ministro, ricordando i "4 milioni di euro stanziati quest'anno per le attività culturali di realtà con sede nelle zone colpite dal sisma" perché, dice, "qui si tratta di ricostruire edifici, ma anche di riportare la vita. Una sfida che è e deve restare nazionale, non può pesare sulle spalle degli amministratori locali", assicura al sindaco che gli regala un paio di scarponi.

"Da oggi - spiega Pirozzi - a chiunque verrà a trovarci farò un regalo come questo. Sono queste la scarpe per stare su questa terra. Non frizzi e lazzi, ma sostanza".

Intanto per il cinema si sono messi insieme tutti, produttori, Siae, esercenti, Centro sperimentale di cinematografia per la formazione, il cinema Apollo di Milano e la Xinhuanet, l'agenzia di stampa cinese, che ha voluto sponsorizzarlo dopo aver visto i danni del sisma nei giorni dell'ultimo Festival di Venezia.

Primo spettacolo, sabato, con Lasciati andare di Francesco Amato con Toni Servillo e Carla Signoris. Si proseguirà con altri 10 titoli, da La pazza gioia a La la land, Veloce come il vento, Un paese quasi perfetto, tutti offerti gratuitamente (inizialmente saranno prodotti Rai Cinema e 01). "Poi - dice Rutelli - sentiremo anche le richieste delle persone che vivono qui, se vogliono ad esempio cartoni animati, film storici. Un luogo per tornare a vivere ha bisogno di un cinema e questo lo abbiamo realizzato su 'ordinazione' della comunità". Con Rai Cinema, aggiunge Del Brocco, "vogliamo portare qui film e artisti che andranno al Festival di Venezia".

Tutti piccoli "segni di un territorio che vuole tornare a vivere", prosegue Franceschini, visitando anche la "nuova" torre campanaria dove "a Pasqua per la prima volta torneranno a suonare cinque delle 50 campane recuperate dalle zone del sisma". Alle spalle, la Chiesa di S. Agostino, ferocemente ferita, dove il vescovo di Rieti, Pierdomenico Pompili, celebrerà la S. Messa. Tra la folla che ringrazia, una giacca giallo limone. È la signora Fernanda, una vita nel suo negozio di parrucchiera ad Amatrice. "Grazie. Qui ora abbiamo tanto, pure troppo - dice - Sono le vite che abbiamo perso, quelle non ce le ridarà nessuno"(AN

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