(ANSA) - ROMA, 20 SET - Cosa unisce Elvis Presley e Richard Nixon? Apparentemente nulla se non il fatto che sono entrambi americani, ma se si guarda bene nelle loro vite c'e' molto di piu'. Intanto si sono incontrati davvero, il 21 dicembre 1970, un incontro nella stanza ovale della Casa Bianca raccontato tra realta' e finzione in Elvis & Nixon di Liza Johnson, in sala dal 22 settembre con Videa. E' chiaro che l'improbabile dialogo tra i due non sara' certo andato come si vede nel film, ma i due attori che interpretano i protagonisti, Michael Shannon (Presley) e Kevin Spacey (Nixon), sono cosi' bravi e credibili che pochi, dopo aver visto Elvis & Nixon, credera' a un'altra versione di quell'incontro.
Un vero match di pugilato attoriale da non perdere. Intanto quello che c'e' di vero nel film. Vera la lettera scritta a mano da Presley al presidente Nixon nella quale diceva: ''Caro Signor Presidente: il mio nome e' Elvis Presley. Sono un grande ammiratore...''. E procedeva poi dicendo come avrebbe voluto ''aiutare il paese in qualita' di agente sotto copertura''. Tra le verita' di quell'incontro anche il fatto che Presley avesse portato in dono a Nixon una rara Colt calibro 45 automatica della seconda guerra mondiale, esattamente del 1943.
Comunque tra le cose che univano i due storici personaggi, il re del Rock e Nixon, era l'anticomunismo e anche il fatto che Presley, come il presidente repubblicano, fosse preoccupato del destino dei giovani d'America in preda a droghe e a una cultura sbagliata. ''I Beatles sono antiamericani'' dice a un certo punto Shannon e ancora: ''Lennon e' nel libro paga dei comunisti''. Ma quello che accade, almeno nella fiction, nell'incontro tra i due leader e' davvero bizzarro. Presley e' intanto pieno di manie, ha con se due pistole per difesa (regolarmente sequestrate dalla sicurezza della Casa Bianca) e stravolge del tutto la rigida etichetta prevista per gli incontri con il presidente.
Un Nixon ingobbito e insicuro, da parte sua, alla fine si fa conquistare dallo stile informale del re del Rock e prosegue l'incontro con la star oltre ogni limite. Se il film racconta il loro improbabile colloquio, reso vero dalle interpretazioni di due grandi attori, mostra anche, in chiave ironica, il lato conservatore di questi due grandi personaggi del '900. ''Mi infiltrero' nei gruppi rock per fare la spia, passero' da un gruppo all'altro e poi li spezzo'' dice a Nixon pur di avere l'ambito tesserino da ''agente speciale aggiunto''. Ma nel film anche le insicurezze del re del Rock: ''piu' che un uomo mi sento un oggetto come la Coca Cola''. Frase cult di Elvis & Nixon con nel cast anche Colin Hanks, Evan Peters, Sky Ferreira, Tracy Letts, Tate Donovan e Ashley Benson, la domanda che si pone lo stesso Elvis Presley a inizio film: ''Esisterebbe un Elvis se questo fosse stato un paese comunista?''.