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Gatta Cenerentola, tra camorra e innocenza

Sette minuti a Cartoons on the bay. Registi, pronto a fine anno

(ANSA) - VENEZIA - Non una scarpetta da ballo persa alla fine di una grande festa reale, ma quella di una bambina, ''che simboleggia l'innocenza e la purezza di qualcosa che da adulti perdiamo un po' tutti'. Cosi' i registi Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone e Alessandro Rak (gia' vincitore di un European Film Award per L'arte della felicita') della Mad Entertainment, rileggono in 'Gatta Cenerentola', attraverso l'animazione, la favola 'codificata' nel 17/o secolo da Giambattista Basile, ma di tradizione orale millenaria.

Tra i tavoli e i computer della Mad, la storia e' rinata in una Napoli che unisce realta', sogno, ologrammi e incubo, dove si muovono 're' camorristi e c'e' voglia di giustizia. Atmosfere evocate dai sette minuti, presentati da Cappiello e Guarnieri in anteprima a Cartoons on the bay, il Festival dell'animazione e la tv per ragazzi organizzato a Venezia da Rai Com, che coproduce il film con Mad: ''La distribuzione e' di Videa, dobbiamo consegnare tutto a fine anno. Il debutto sara' a un festival'' hanno spiegato i cineasti. La storia, parte in un transatlantico dove fantasia, realta' e presagi si confondono anche attraverso la presenza di immaginifici effetti olografici. In un corridoio, incontriamo la piccola Cenerentola, accompagnata dalla sua 'guardia del corpo', Primo Gemito (doppiato da Alessandro Gassmann) nell'ufficio del papa', il grande imprenditore Vittorio Basile (la voce e' di Mariano Rigillo), che per realizzare un grande polo della Scienza nel porto di Napoli e' entrato in affari con 'soci' poco raccomandabili. L'uomo non pensa che al matrimonio previsto in giornata con la bella Angelica (Maria Pia Calzone), che in realta' e' la donna del boss Salvatore 'O re' (Massimiliano Gallo) pronto a uccidere Basile per i suoi scopi....

''Quando abbiamo pensato al progetto ho riletto Giambattista Basile - dice Cappiello -. L'idea era di mantenere gli archetipi della favola, e immaginare un re oggi. Questo mi ha subito portato o all'idea di camorra (il sottotitolo del film e' 'A Mafia Fairytale', ndr). Un boss suscita quell'atteggiamento di sudditanza, ha a disposizione quel tipo di denaro. E' un fatto di cronaca che rende vivo il contesto in cui agiscono i personaggi''. E' anche e' un tema molto di moda grazie a serie come Gomorra: ''In effetti c'e' un trend, ma non abbiamo programmato di farne parte'' spiega Guarnieri. Esteticamente ''la nostra Gatta Cenerentola si rifa' molto alle illustrazioni degli anni '60, lavoriamo tra produzione 3d e disegni, il risultato finale e' quasi di pennellate - aggiunge -. L'animazione e' ancora un linguaggio giovane, piu' si acquisisce padronanza tecnica, piu' si aumentano i livelli di narrazione. Oggi anche nei videogiochi sempre piu' evoluti si hanno monoporzioni di racconto. La nostra ambizione e' avere una storia di largo respiro, che arrivi all'anima, ai sentimenti. Vogliamo rendere il racconto personale, far sentire il pubblico a casa''. Ma qual e' il target del film? ''E' ancora difficile dirlo, lavorare in una casa di produzione che e' come una famiglia, ti porta continuamente a tentare direzioni nuove''.

Grazie a software open source come Blender, ''siamo stati molto piu' liberi. Abbiamo potuto creare tante di quelle che Alessandro Rak chiama le 'case delle bambole', cioe' ambienti visuali molto dettagliati, con molti personaggi'' dice Guarnieri. ''Basti pensare che nei primi 10 minuti c'e' un matrimonio a Napoli... immaginate quanta gente partecipi'' aggiunge sorridendo Cappiello. Come sempre nelle loro produzioni la colonna sonora racchiudera' molte voci originali della scena napoletana: ''uno di noi quattro, Dario Sansone, e' anche uno dei componenti dei Foja - sottolinea Guarnieri - il gruppo che aveva avuto candidature ai David e ai Nastri per la loro canzone in L'Arte della felicita'''.

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