Il rito del passaggio alla vita adulta può in casi estremi diventare pericoloso e corruttore quanto la guerra. La storia di un'educazione alla fame, alla crudeltà, alla morte, che non concede spazi alla fantasia dell'infanzia, se non quelli racchiusi nelle pagine di un diario in cui due gemelli descrivono fatti e propositi, alle volte attraverso disegni espliciti anche di omicidi. Due corpi, una sola anima.
The Notebook (Il Grande quaderno, che sarà distribuito in Italia dal 23 ottobre) è stato uno dei film in concorso più crudi e sorprendenti proiettati (destinati alla categoria + 18) al Giffoni Festival dell'ungherese János Szász. Adattamento della novella di Agota Kristof El cuaderno, trasporta il racconto di Hansel e Gretel in Ungheria verso la fine della seconda guerra mondiale, quando le grandi città sono in balia dei raid aerei e della carestia. Una madre disperata lascia i figli, due gemelli di 13 anni, in campagna, dalla nonna, una brutale alcolista: al villaggio la chiamano la strega e dicono che abbia avvelenato il marito. Presto i gemelli devono cavarsela da soli.
Capiscono che l'unico modo per affrontare la ferocia degli adulti e della guerra è diventare insensibili e spietati. Liberandosi da fame, dolore e passioni, saranno in grado di sopportare i disagi futuri. Così iniziano la loro formazione. Temprano lo spirito leggendo la Bibbia e studiando le lingue straniere. Si impegnano a rafforzare il corpo e la mente. Tenendo le mani sul fuoco, tagliandosi con un coltello e imparando a non sentire gli insulti.
Ignorano gli insulti e l'insidioso richiamo dei sentimenti. Scrivono tutto ciò di cui sono stati testimoni sul Grande Quaderno, seguendo un codice rigoroso: la prosa deve essere priva di emozioni, precisa, oggettiva. La fine della guerra porterà con sé i momenti peggiori. Szász alterna tra crudo realismo e fantastico (come le illustrazioni negli appunti dei due fratelli) e il devastante, lo scontro tra infanzia e mondo adulto.
Il grande quaderno, come spiega il regista ''è un film sulla guerra in cui non assistiamo a nessuna scena di guerra, una storia crudele di bambini innocenti, ma che resistono a tutto. Il racconto di due gemelli assassini. Due corpi, uno spirito; due corpi, una volontà. Parlano allo stesso modo e finiscono uno le frasi dell'altro, sono sempre in sintonia. Un fratello pensa a qualcosa e l'altro la attua. Quando uccidono, è un atto di giustizia. Due corpi e un'anima sola".
Szász ottiene performance di altissimo livello dai due giovanissimi attori non-professionisti László e András Gyémánt nei ruoli dei due ragazzi, mentre la nonna Piroska Molnar è una presenza da puro brivido. Un film sulla guerra come spiegato dal regista in cui no assistiamo a nessuna scena di guerra, ma di una crudezza senza precedenti. Il grande quaderno il Gran Premio - Globo di Cristallo al Festival di Karlovy Vary, scelto dall'Ungheria come film nella short list tra le pellicole in corsa per gli Oscar non era riuscito ad entrare nella cinquina tra i film in corsa per la prestigiosa statuetta poi vinta dalla Grande bellezza di paolo Sorrentino. La Sony Pictures Classics ha acquistato comunque i diritti di distribuzione per il Nord
America del film The Notebook.
