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Mostre e studi per decennale morte Vedova

Tra eventi ideati dalla Fondazione anche una serie di concerti

 VENEZIA - Una grande mostra di disegni, la pubblicazione di uno studio approfondito e documentato sul ciclo pittorico 'De America' e una serie di concerti: questi gli eventi messi a punto dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova per il 2016, anno in cui ricorre il decennale della scomparsa del grande pittore veneziano e della moglie. Si partirà il 29 maggio con la rassegna, allestita negli spazi del Magazzino del Sale, che presenterà al pubblico un'ampia selezione di opere su carta, realizzate da Vedova nella sua lunga e complessa vicenda artistica, dai primi esordi nel 1935 fino al 2005.
    Intitolata 'Emilio Vedova Disegni', l'importante esposizione è stata ideata da Germano Celant e Fabrizio Gazzarri, rispettivamente curatore artistico-scientifico e direttore Archivio e Collezione della Fondazione Vedova, presieduta da Alfredo Bianchini. Per questo evento, gli organizzatori hanno pensato quale sede più indicata proprio il Magazzino del Sale, realizzato su progetto di Renzo Piano. Altro spazio espositivo della Fondazione è l'ex Studio Vedova, sui bordi delle sue amate Zattere alla Salute, dove ha lavorato dalla prima metà degli anni '70 fino alla morte. Si tratta di ambienti dotati delle più moderne tecnologie per la conservazione e la fruibilità delle opere d'arte, caratteristiche oggi indispensabili in particolare per l'allestimento di materiali tanto delicati come i disegni, che, nel caso di Vedova, testimoniano in modo esemplare il percorso creativo della sua produzione. La prima sezione della mostra, con opere tra il 1935 e il 1940, documenterà infatti gli studi dell'artista sulla rappresentazione del mondo in un confronto ideale (e comunque sempre esplicito) con l'atmosfera della grande pittura veneziana tra Rinascimento e Barocco. La seconda sezione darà invece conto delle fasi successive della sua ricerca, influenzata in un primo momento dal linguaggio delle avanguardie storiche dal Cubismo al Futurismo, per poi passare allo scatenamento sensoriale ed emotivo che porta, nei primi anni '60, alla realizzazione dei 'Plurimi'. Ecco quindi le lacerazioni, speculari alle vicende politiche della fine del decennio, in un percorso che giunge alla stagione degli anni '80, coronata dalla stesura dei grandi teleri dei 'Dischi/Oltre' e dei 'Tondi'. La mostra, che resterà aperta fino all'1 novembre, si avvarrà di un allestimento capace di rispecchiare, col suo trascorrere ininterrotto, la visione magmatica e fluida del fare artistico di Emilio Vedova.
    In questo anno di celebrazioni per il decennale della morte del maestro veneziano, altro momento importante sarà la pubblicazione (da parte di Skira) di un prestigioso volume dedicato al ciclo pittorico 'De America'. Curata da Germano Celant, con ricerche biografiche e documentarie di Laura Lorenzoni, l'opera esplorerà i circa 50 dipinti su tela e su carta eseguiti a Venezia da Emilio Vedova tra il 1976 e il 1977, con una puntuale analisi dell'esperienza americana dell'artista, avviata nel 1951 (anno della prima personale a New York) e proseguita per 25 anni. Il volume analizzerà inoltre i rapporti instaurati con università, istituzioni pubbliche ed esponenti del mondo della cultura, nonché i numerosi appuntamenti espositivi, gli importanti riconoscimenti conseguiti e le esperienze di viaggio nelle 'Americhe' insieme alla moglie Annabianca.
    In questo ambito si inserisce infine 'Europamerica', un ciclo di concerti dedicati agli Stati Uniti e all'Europa, curato da Mario Messinis e in programma da luglio a novembre. La rassegna si aprirà appunto il 15 luglio allo Spazio Vedova con il grande pianista jazz Chick Corea e il suo Quintetto. Tra gli appuntamenti successivi, figurano il 28 ottobre 'Zappazik!', progetto originale di Giovanni Mancuso su Frank Zappa, e 'American Songs' (29 ottobre), con vecchie canzoni americane, trascritte e ricomposte da Luca Mosca. Uri Caine, tra i protagonisti internazionali della scena jazzistica, sarà a Venezia il 30 ottobre con 'Urlicht - Primal Light', una rivisitazione di pagine mahleriane. Seguiranno poi il 4 novembre 'Indianerlieder', capolavoro di Stockhausen, e il concerto di Letizia Michielon (5 novembre) con Debussy, Schonberg e Boulez, autore quest'ultimo eseguito anche dal Jack Quartet al debutto sulla laguna.(ANSA).
   

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