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William Kentridge alla conquista di Roma

Dal Macro al monumentale murale su Lungotevere le sue opere

I capolavori presentati alla Biennale di Venezia, ma soprattutto i bozzetti preparatori di 'Triumphs and Laments', ideati a Johannesburg e a Roma, riuniti per la prima volta in una sorta di unica, nuova opera: è la grande mostra, allestita da domani al 2 ottobre negli spazi del Macro e dedicata al genio di William Kentridge, autore del monumentale murale realizzato sui muraglioni del lungotevere, da Ponte Sisto a Ponte Mazzini, che sarà inaugurato con una ''processione concettuale'' il 21 e il 22 aprile. ''Il vero progetto mastodontico è stato quello di ottenere i permessi'', ha detto, ironico, l'artista sudafricano intervenendo alla vernice per la stampa, dove ha spiegato come si è sviluppato questo progetto così complesso, multidisciplinare e no-profit, promosso da Tevereterno, che ha richiesto ''un anno di lavoro''.

Kentridge, sottoposto in queste settimane a un vero e proprio tour de force, tra anteprime, conferenze, presentazioni di mostre (anche quella del Maxxi, che ha allestito, in dialogo con gli ambienti progettati da Zaha Hadid, le sei opere dell'artista, conservate nella collezione permanente), è tornato a raccontare come si è sviluppata questa imponente creazione ispirata alla città eterna, alla sua dimensione storica e alle molte contraddizioni di cui è stata teatro nel passato e nel presente, in un excursus vigoroso e dolente dai trionfi imperiali alle visioni dei santi, dal dominio della Chiesa ad Aldo Moro e a Pier Paolo Pasolini, uno dei poeti e intellettuali più amati dall'artista. 'Triumphs and Laments', ha spiegato Kentridge, è nato in primo luogo come suo profondo desiderio di realizzare questo fregio, lungo 500 metri, in un tratto del lungotevere capace di offrire prospettive dense di significato. Quindi, si è trattato di trovare il modo di racchiudere in quell'opera d'arte il passaggio dalle glorie dell'antica Roma alla ''vergogna'', che molte volte la storia ha portato con sé, come ''San Pietro, su una sponda del Tevere, e la creazione del Ghetto, dall'altra'' che si guardano.

Kentridge è poi passato alla messa a punto dei bozzetti a carboncino. In questa mostra, ha detto, sono esposti sia quelli eseguiti a Johannesburg, direttamente ispirati alle vicende antiche, sia quelli realizzati a Roma. In particolare, l'allegoria della Fontana di Trevi, in cui fanno il bagno Marcello Mastroianni e Anita Ekberg. Il passo successivo è stato quello di tradurre il bozzetto a carboncino in un disegno a inchiostro, trasformando le singole figure in sagome, o meglio, in una una sorta di stencil, per lavorare sui muraglioni del lungotevere. Cercando di riprodurre la stessa tonalità di grigio dei primi bozzetti, i disegni sono stati poi trasferiti digitalmente su un programma del computer. Un procedimento indispensabile, perché Kentridge in fase realizzativa doveva adattare le immagini da lui create alle dimensioni degli argini. Ecco quindi che gli stencil vanno dai 10 metri ai 15 centimetri, assemblati ''in un ordine casuale, ma comunque sempre ragionato''. Tecnicamente, il maestro sudafricano è intervenuto sui muraglioni, dove aveva applicato le sagome, eliminando la sedimentazione delle polveri inquinanti, che nel tempo hanno fatto diventare il travertino molto scuro. Una pulitura, ha garantito l'artista, avvenuta ''solo con acqua sparata a pressione''. La mostra del Macro, che tra gli 80 lavori esposti include soprattutto questi bellissimi bozzetti, diventa, ha sottolineato Kentridge, ''un riassunto dell'intero progetto e un'opera in se stessa''. In attesa dell'inaugurazione di 'Triumphs and Laments', che si svolgerà il 21 aprile, in occasione del Natale di Roma. Sarà un evento spettacolare, cui tutti potranno partecipare, che, dalle 20.30, prenderà la forma di ''una processione concettuale. Da Ponte Sisto, ha proseguito Kentridge, partirà la processione dei Trionfi, mentre da Ponte Mazzini quella dei Lamenti, portando ciascuna le sagome in cartoncino usate sul muraglione. Nella notte , le loro ombre si staglieranno sull'argine del fiume

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