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Modigliani a Pisa, Sironi a Roma

A Reggio Emilia 50 artisti contemporanei a confronto con Ariosto

A Pisa i capolavori di Amedeo Modigliani, dipinti e sculture provenienti dalle maggiori collezioni internazionali, a Roma gli straordinari disegni di Tiepolo e della sua bottega e la pittura di uno dei protagonisti del'900 italiano, Mario Sironi, sono le mostre di maggior richiamo di questo primo week end di ottobre. Che vede anche a Reggio Emilia oltre 50 artisti contemporanei impegnati in un confronto senza tempo con Ludovico Ariosto e lo spirito visionario dell'Orlando Furioso.   

PISA - Dipinti e sculture provenienti dalle maggiori collezioni internazionali ricostruisco dal 3 ottobre al 15 febbraio a Palazzo Blu la vicenda umana e artistica di Amedeo Modigliani, dagli esordi livornesi alle sperimentazioni parigine. I capolavori dell'artista maledetto per antonomasia tornano a illustrare una straordinaria stagione della pittura europea in un allestimento che li mette in dialogo con quelli di celebrati compagni di strada quali Picasso, Chagall, Severini, Leger e molti altri. Intitolata 'Amedeo Modigliani', l'importante rassegna presenta, tra l'altro, un significativo nucleo di opere eccezionalmente concesse in prestito dal Centre Pompidou. Lo scopo è quello di offrire ai visitatori uno sguardo retrospettivo sulla parabola creativa di un artista ancora oggi tra i più amati, oltre che per il genio e per l'inconfondibile cifra, soprattutto per il mito romantico che ancora avvolge la sua figura. La mostra è imperniata sui magnifici ritratti, il genere prediletto da Modì, che interpretò in modo personalissimo e irripetibile, un vero e proprio terreno di sperimentazione nel processo di armonizzazione delle più diverse suggestioni di cui si nutrì. Sia nella pittura sia nella scultura, le sue teste allungate, i colli infiniti, gli occhi scuri privi di pupille, le forme ieratiche sono impregnate dalle antiche culture, dall'arte egizia (scoperta al Louvre), dalla statuaria delle Cicladi e dai primitivi iberici, nonché dall'arte africana e dalla scultura Khmer.

ROMA - Dal 4 ottobre all'8 febbraio il Complesso del Vittoriano ospita la grande mostra monografica dedicata a Mario Sironi, pittore ma anche illustratore e grafico, architetto, scultore e decoratore, tra i principali protagonisti dell'arte italiana del '900. Attraverso una novantina di opere tra dipinti, tempere, bozzetti e disegni, cartoni preparatori, illustrazioni, lettere e documenti d'archivio, la mostra intende presentarne l'intero percorso creativo, a partire dagli esordi divisionisti sino all'ultima produzione, segnata da una tormentata espressività. 'Sironi 1885-1961' si configura come una sorta di ricognizione complessiva della figura di Sironi proprio in occasione della ricorrenza dei 130 anni dalla nascita. Tutta la sua pittura è dunque documentata attraverso le sue opere più significative, prestate dai maggiori musei e collezionisti, un percorso espositivo che prende le mosse dalla stagione simbolista (con molte novità), per proseguire con l'epoca futurista e metafisica. Ecco quindi il periodo degli anni Venti, quando da avvio a una stagione novecentista e classica, seguito dal momento della crisi espressionista e la successiva avventura della pittura murale sempre degli anni '30, dalla stagione neometafisica e il ritorno al quadro degli anni '40. La mostra si conclude con le opere decostruttive del dopoguerra, fino all'Apocalissi finale, che è quasi il testamento spirituale dell'artista.

ROMA - Si intitola 'Tiepolo: i colori del disegno', la grande mostra che si svolge dal 3 ottobre al 18 gennaio ai Musei Capitolini. Nella storia della cultura figurativa europea, l'impressionante quantità e varietà dei disegni dei Tiepolo si staglia come un grandioso monumento della grafica settecentesca. L'arte di Giambattista Tiepolo trova infatti il proprio geniale elemento fondante nel disegno, aspetto che lo vide esprimersi quale fecondissimo artefice. Allo stesso tempo, il disegno rappresenta la cifra con cui seppe organizzare e dirigere la produzione di una singolare bottega famigliare, guidando l'attività grafica dei figli Giandomenico e Lorenzo in quello che fu l'ultimo grande esempio di una secolare tradizione veneziana di atelier. Le quattro sezioni della mostra riuniscono quindi disegni e una scelta di acqueforti secondo nuclei tematici salienti, declinandole secondo la gamma delle loro modalità tecniche: dal progetto ai 'pensieri', dai 'ricordi' ai 'divertimenti' e alle repliche sempre originali di Giandomenico e Lorenzo, come esercizio emulativo dell'opera paterna. Ad essi si aggiunge una calibrata selezione di dipinti.

REGGIO EMILIA - Mimmo Paladino, Sandro Chia, Piero Pizzi Cannella, Aligi Sassu, Tullio Pericoli, Guido Crepax e moltissimi altri artisti celebrano dal 4 ottobre all'11 gennaio, negli spazi di Palazzo Magnani, la grandezza dell'Ariosto e del suo poema con opere ispirate ad esso, molte delle quali inedite. Intitolata 'L'Orlando Furioso: incantamenti, passioni e follie. L'arte contemporanea legge l'Ariosto', la rassegna presenta il tributo di oltre cinquanta tra i più importanti artisti che sono stati influenzati dal genio visionario del grande poeta rinascimentale allo scopo di dimostrare in questo confronto l'attualità della sua figura e della sua opera, facendo emergere, attraverso linguaggi diversi, temi e motivi che nelle società contemporanee sono di straordinaria attualità. Non a caso l'adesione dei numeroso artisti è una ulteriore verifica della persistenza della fortuna dell'Ariosto e la capacità del suo poema di muovere l'immaginario, non solo nella letteratura, ma anche in campi artistici quali la pittura, la scultura, l'illustrazione e il fumetto, la fotografia, che vengono in questa esposizione considerati linguaggi con pari dignità.

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