Furto negli Scavi di Pompei: portata via una borchia in bronzo risalente al VI secolo A.C.: era esposta nella mostra 'Pompei e i Greci' all'interno della cosiddetta Palestra Grande. La borchia, ornamento per porte, era infissa su un pannello di legno e coperta solo davanti da un pannello di plexiglass. Il furto si sarebbe verificato durante l'orario di apertura al pubblico. Indagano i carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata (Napoli).
"Oltre al gesto che ferisce il sito di Pompei e il patrimonio culturale italiano, pur trattandosi di un pezzo di valore non inestimabile, mi colpisce anche da un punto di vista personale trattandosi di un'area nella quale avevo condotto direttamente lo scavo". Così il direttore generale degli Scavi di Pompei, Massimo Osanna, in merito al furto dagli Scavi, di una borchia di bronzo, del VI A.C.
La borchia rubata la scorsa notte era una delle quattro borchie in bronzo applicate su una riproduzione della porta di Torre Satriano, in esposizione nella Mostra "Pompei e i greci" allestita nella Palestra grande degli scavi di Pompei. Si tratta, spiega la Soprintendenza di Pompei, di una borchia del diametro di 7,3 cm, della seconda metà del VI -inizi del V sec a.C. proveniente dal Museo archeologico nazionale della Basilicata "Dinu Adamesteanu" di Potenza, il cui valore assicurativo è di 300 euro. Questa mattina si sono recati sul posto i carabinieri e il reparto investigazione scientifiche dell'Arma dei Carabinieri per effettuare i rilievi e le indagini pertinenti, oltre a visionare le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza. La Direzione del Parco sta avviando tutte le indagini anche interne per risalire alle cause di tale sparizione. La mostra è attualmente chiusa al pubblico per consentire le indagini e le analisi della scientifica.