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L'addio a Gianni Boncompagni. Carrà: "Mi porterò dietro l'uomo"

Aveva 84 anni, autore e conduttore di storici successi radiofonici e televisivi

Il racconto delle cene improbabili a base di surgelati (fra le 'vittime' Paolo Villaggio, che buttò ogni manicaretto dalla finestra), delle marachelle negli studi, come andare a 'sfruculiare' i colleghi mentre registravano (tra i più arrabbiati Ubaldo Lai), degli infiniti scherzi, hanno punteggiato la cerimonia laica, che ha mescolato emozione, lacrime e risate, in omaggio a Gianni Boncompagni, nella sede della Radio Rai di Via Asiago, dov'era stata allestita dalla mattina anche la camera ardente. A ricordare uno dei padri della radio e della tv italiana moderna, fra gli altri, la figlia Barbara, Renzo Arbore, Giancarlo Magalli, Ambra Angiolini, Irene Ghergo, Roberto D'Agostino, i nipoti Mattia e Brando. Mentre l'amica di una vita e compagna per 10 anni, Raffaella Carrà, molto commossa, ha preferito non salire sul palco della sala B. "Il sodalizio artistico va bene, sono contenta dei complimenti che gli hanno fatto - aveva detto al suo arrivo la Raffa nazionale, circondata da decine di fotografi e telecamere -. Ma io ho potuto vivere con lui e godermi Gianni in casa sua con le sue tre figliole. Mi porterò dietro l'uomo. Gianni se n'è andato piano piano, ha avuto un coraggio da leone, è stato molto sereno. Abbiamo potuto ancora ridere e scherzare, abbracciarlo e dargli tanti bacini fino all'ultimo prima di lasciarlo andare". Poche parole terminate scoppiando a piangere.

A rendere omaggio a Boncompagni un fiume di volti noti, tra i quali la presidente della Rai Monica Maggioni ("parlare di Boncompagni è come parlare della storia della Rai"), Marisa Laurito, Gigi Proietti, Enrica Bonaccorti, Alba Parietti, Claudia Gerini, Isabella Ferrari, Bruno Vespa, Nino Frassica, Dario Salvatori, Benedicta e Brigitta Boccoli, Roberto Zaccaria, Maurizio Ferrini, Bruno Vespa, i membri del cda Rai Arturo Diaconale, Franco Siddi, Rita Borioni e Carlo Freccero, Enrico Mentana, Walter Veltroni, Marco Travaglio, Barbara Palombelli, Fiordaliso, Marco Giusti, Antonella Mosetti, Laura Freddi, Michele Guardì, Luca Barbarossa, Michele Mirabella.

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E' morto a 84 anni, a Roma, Gianni Boncompagni. Nato ad Arezzo il 13 maggio 1932, è stato tra i grandi innovatori dello spettacolo italiano con Renzo Arbore, autore e conduttore di storici successi radiofonici come Bandiera gialla e Alto gradimento, e poi autore e regista di Pronto Raffaella?, Domenica In, Non è la Rai, Carramba.
Dopo aver rivoluzionato il linguaggio radiofonico negli anni '60 e '70 con Bandiera gialla e Alto gradimento, complice l'amico di sempre Arbore, nel 1977 Boncompagni debutta in tv con Discoring. Poi arriva Pronto, Raffaella? (1984), condotto da Raffaella Carrà, di cui è stato pigmalione e fidanzato decennale, di Pronto, chi gioca? (1985), condotto da Enrica Bonaccorti e poi realizza tre edizioni di Domenica in. Nel 1991 il passaggio a Mediaset, con Primadonna condotto da Eva Robin's e soprattutto Non è la Rai, programma con cui lancia Ambra Angiolini che diventa l'idolo dei teenager.

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Tornato alla Rai, nel 1996-97 firma due edizioni di Macao (la prima con Alba Parietti, poi esclusa), la cui seconda edizione chiude per bassi ascolti. Ugualmente sfortunata l'esperienza di Crociera. Nel 2002 il rilancio con il Chiambretti c'è di Piero Chiambretti, tra informazione e varietà, poi tra il 2007 e il 2008 dirige e conduce Bombay su La7. Papà della tv leggera, intelligente e imprevedibile, Boncompagni firma hit musicali come Ragazzo triste' di Patty Pravo e 'Il mondo', successo mondiale lanciato nel 1965 da Jimmy Fontana, nonché tutte le hit di Raffaella Carra', da 'Tuca tuca' a 'Tanti auguri' a 'A far l'amore comincia tu'. 

Boncompagni, una vita tra radio e tv PHOTOSTORY

Baudo, ha segnato la storia di radio e tv - "Gianni Boncompagni è stato un pilastro, ha segnato la storia della radio e della tv", dice affranto Pippo Baudo apprendendo la notizia della scomparsa di "un grande amico. Con ironia e creatività ha rivoluzionato la radio con Renzo Arbore, con Alto gradimento che era una trasmissione modernissima. Penso ai tanti personaggi che ha inventato. Poi, quando si è dato alla tv - ricorda Baudo - ha portato la sua cifra anche sul piccolo schermo. E' stato un grande scenografo, un eccezionale regista, un abile creatore di effetti. E non dimentichiamo che ha scritto anche tante nelle canzoni". 

Costanzo, uomo di grande intelligenza e ironia - "Nel ricordo di Gianni Boncompagni, penso agli anni trascorsi insieme lavorando in radio, alla sua intelligenza e alla sua ironia". E' l'omaggio di Maurizio Costanzo all'autore e conduttore scomparso.

Fiorello, noi nati con la radio gli siamo grati  - "Tutti noi che siamo nati con la radio dobbiamo qualcosa a Gianni Boncompagni. L'ironia lo ha accompagnato fino agli ultimi giorni del suo cammino. Grazie, grazie di tutto Gianni... W la Radio!": così Rosario Fiorello, interpellato dall'ANSA, ricorda il maestro Gianni Boncompagni. Ai tempi della trasmissione cult Viva Radio2, condotta con Marco Baldini e considerata da molti erede della mitica Alto gradimento, "ci stimava e ci seguiva con affetto - racconta Fiorello - ma ci ricordava, sempre sorridendo sornione, che eravamo secondi". Tra i tratti del carattere di Boncompagni, lo showman cita "il suo amabile cinismo". Colpito dalla notizia della sua scomparsa, Fiorello manda "un abbraccio alla sua famiglia e a Renzo Arbore".

Fazio, ci mancheranno l'intelligenza e l'ironia - "L'intelligenza, l'allegria e l'ironia di Gianni Boncompagni, ci mancheranno tantissimo...". E' l'omaggio di Fabio Fazio, in un tweet.

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