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Luis Fonsi, dopo 20 anni di carriera voglio farvi ballare

La star di 'Despacito' tra il nuovo album, il Nobel e il Papa

(ANSA) - Primo da tre settimane nella classifica italiana dei singoli, dove è stato certificato disco di platino, e reduce da un debutto al primo posto in 17 Paesi, 'Despacito' è un candidato d'eccezione al titolo di tormentone del 2017. A interpretare la canzone sono il portoricano Luis Fonsi e una leggenda del reggaeton come Daddy Yankee, un incontro nel nome di una musica che faccia stare bene, come ha spiegato Fonsi incontrando la stampa a Milano: "Non conosco il segreto di questo successo: so solo che quando l'ho scritta sentivo di aver fatto qualcosa di buono, un pezzo divertente con un testo tagliente ma non volgare, sensuale ma non sessuale. Ho voluto scrivere il testo con una donna proprio perché non ci fosse nulla di irrispettoso, solo voglia di divertirsi e danzare".

Il brano, che anticipa un disco in arrivo nella seconda parte dell'anno, è anche un'evoluzione stilistica per un artista attivo da 19 anni e con 8 album all'attivo: "Il mio pop latino è sempre stato ibrido, né troppo sentimentale, né troppo danzereccio, ma ho sempre messo al primo posto le ballate. Questa volta invece ho voluto calcare la mano sul lato ritmico inserendo solo quattro ballad: non sarà una svolta drastica, ma certamente non sono più l'artista del primo album di 19 anni fa anche perché oggi il pop richiede musica uptempo, la gente ha voglia di danzare".

Nel disco ci saranno tre collaborazioni ancora da svelare, e proprio in queste ore il cantautore sta pensando a un'ipotesi di featuring con un artista italiano, proprio lui che già nel 2008 collaborò con Laura Pausini nel brano 'Todo Vuelve a Empezar': "Il bello del mio genere è che posso espandermi in ogni direzione, da un duetto con il più grande cantautore latino di sempre Juan Gabriel fino ad Afrojack". E il contagio latin pop non è solo un fenomeno passeggero: "Dalla tropical house all'hip-hop tutto ciò che ha un sapore latino si sta diffondendo, magari anche solo con uno strumento etnico che si inserisce: io ad esempio in 'Despacito' ho voluto mettere il cuatro, un chitarrino tipicamente portoricano che si suona nel periodo natalizio. Penso che l'inserimento di questi suoni molto naturali sopra beat elettronici sia fantastico".

Intanto, mentre si prepara a una tournée europea che inizierà a fine giugno con sei settimane di concerti in Spagna, l'artista spera di tornare in Italia tra l'estate e l'autunno. Prima del successo di 'Despacito' fu qui che nel 2000 ebbe uno dei suoi momenti dal vivo più emozionanti: "Ero ancora un giovane artista e fui invitato a esibirmi davanti a Papa Giovanni Paolo II per il Giubileo: fu importante dal punto di vista spirituale, perché sono molto cattolico, ma anche come giovane musicista, perché ci saranno stati almeno due milioni di persone!". E per Fonsi non fu l'ultimo evento eccezionale dal vivo, dal momento che nel 2009 suonò di fronte a Barack Obama per il concerto in onore del Premio Nobel per la Pace: "Finii su tutti i giornali norvegesi perché avevo fatto ballare il principe!". (ANSA).
   

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