Festa cinema Roma: Truth, il giornalismo che non esiste più

Applausi per Truth (SCHEDA ANSA CINEMA) , titolo d'apertura della 10/a edizione della Festa del cinema di Roma, film sul giornalismo d'inchiesta con il valore aggiunto di non avere un happy end finale e di raccontare anche un'epoca di passaggio del giornalismo.

James Vanderbilt, al suo esordio alla regia, dice di questo film, che racconta le vicende del caso 'Rathergate', sui presunti favoritismi ricevuti da George W. Bush per andare alla Guardia Nazionale anziché in Vietnam: "Quando ero ragazzo i giornalisti tv erano per me degli eroi, erano le sole voci che ascoltavo. Ora con l'avvento di Internet la vita di una notizia è di 24 secondi".

La pellicola si ispira in tutto e per tutto al libro Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power, scritto dalla giornalista e produttrice televisiva Mary Mapes (interpretata da Cate Blanchett), una donna che per anni ha lavorato alla trasmissione della CBS '60 minutes', al fianco del noto anchorman Dan Rather (Robert Redford). Il film, che sarà nelle sale italiane con Lucky Red dal 1 gennaio, racconta appunto di questa inchiesta giornalistica emersa nel 2004, a due mesi dalle elezioni presidenziali americane, che divenne in breve tempo una debacle per la Cbs e provocò le dimissioni di Rather e il licenziamento di Mapes.

Difficile capire, il film si mantiene in equilibrio, se ci fu un reale difetto nelle fonti raccolte dallo staff giornalistico o pesò piuttosto la politica nel mettere a tacere uno scandalo che avrebbe compromesso la rielezione per il secondo mandato di George W. Bush. "Sul caso c'è una molteplicità di opinioni - dice oggi a Roma lo sceneggiatore passato alla regia, che ha collaborato a The Amazing Spider-Man 1 e 2 e Zodiac di David Fincher -. Volevo rappresentare tutte le opinioni, tanti punti di vista. In questo senso siamo stati attenti a non inventare nulla, anche se siamo ovviamente partiti dal libro della Mapes".