(ANSA) - ROMA, 5 GIU - Una grande gabbia di 1 metro e 80 per
1,40, alta un metro, che un sofisticato meccanismo di carrucole
e tornio, azionati dalla forza di 8 uomini, riesce a far salire
per 7 metri, dai bui sotterranei alla luce abbacinante
dell'arena. Ricostruito con esattezza filologica dagli ingegneri
Umberto Baruffaldi e Heinz Beste, che hanno lavorato al
prototipo per 15 mesi con la supervisione della soprintendenza,
torna a vivere nel Colosseo uno dei 28 montacarichi, di fatto
stupefacenti macchine sceniche, che all'epoca dell'imperatore
Domiziano assicuravano il sollevamento delle belve dai
sotterranei per offrire uno spettacolo unico e sorprendente come
in nessun altro anfiteatro dell'impero romano, funzionando anche
come una straordinaria macchina del consenso.
Circa 200 mila euro, spiega il direttore del monumento
Rossella Rea, il costo dell'impresa, finanziata e poi filmata
dall'americana Providence Pictures che così ha saldato il prezzo
degli oneri concessori dovuti al monumento per la realizzazione
di un documentario già distribuito negli Usa. Ora, tempo qualche
settimana, il 'montabelve', come già lo chiama qualcuno, verrà
inserito nel circuito di visita, mostrando tutti i meccanismi
anche se per il momento senza 'movimentazione'.
"Una cosa davvero straordinaria e unica", commenta il
ministro della cultura Dario Franceschini, che sottolinea come
si tratti di un intervento reso possibile dalla collaborazione
con un privato. "Sul piano della valorizzazione abbiamo molto da
recuperare", aggiunge, ribadendo che si tratta di un intervento
che non è assolutamente in contrasto con le ragioni della tutela
"anzi, la ricostruzione è stata utile agli studi". Non
"un'opera effimera, bensì un importante intervento di
archeologia sperimentale", sottolinea accanto a lui il
soprintendente speciale all'archeologia di Roma Francesco
Prosperetti. Realizzato in legno (il prototipo fu mostrato anche
al presidente Usa Obama, durante la sua visita all'Anfiteatro
Flavio) il montabelve poteva sollevare fino a 300 chili di
carico "cervi, antilopi, cinghiali", dice Rea, ma anche
leopardi, struzzi, lupi, persino orsi, le cui ossa sono state
trovate nelle fogne del Colosseo. "E' importante perché comincia
a svelarci in concreto cosa potessero essere gli spettacoli del
Colosseo - fa notare il soprintendente Prosperetti - La
ricostruzione dell'arena, su cui stiamo lavorando dovrà
restituire in chiave contemporanea questa grandiosa macchina
scenica".