"Lo dico con il rispetto che si deve alle vittime, con il dolore per quanto avvenuto e anche con la ferma intezione, come richiesto dalla presidente Meloni, di non speculare su queste tragedie. Ma non possiamo non dire con rabbia che le prime dichiarazione della premier Meloni e del ministro Piantedosi sono poco più di un triste scaricabarile, un ennesimo schiaffo sul volto delle vittime e dei sopravvissuti di questa tragedia". Lo ha detto Marco Bertotto, direttore dei programmi di Msf Italia durante la conferenza stampa sul naufragio di Crotone.
"E superficiale la logica delle partenze da impedire e la retorica della lotta ai trafficanti per ridurre le tragedie e colpire la rete dei trafficanti è stucchevole. A quante tragedie dobbiamoa ssistere prima che sia possibile raggiungere un obiettivo nella lotta contro le reti criminali all'estero senza invece accanirsi solo sui finti trafficanti, spesso colpevoli solo di pagarsi il passaggio conducendo i barconi. Sembra una logica di auto assoluzione" - continua Bertotto - "Queste tragedie non sono in fondo altro che il danno collaterale di politiche italiane ed europee di protezione dei confini e di progressiva riduzione dei canali regolari di accesso, fino quasi all'annullamento". "E' impossibile evitare nuove tragedie senza che venga ripristinato finalmente un sistema istituzionale di soccorso in mare. Sistema che non esiste. Un'iniziativa che deve venire dai paesi costieri interessati. Non bisogna confondere il soccorso in mare con l'immigrazione clandestina. Serve un attività di pattugliamento in alto mare e una di coordinamento. Mare nostrum aveva un mandato di soccorso in mare". Lo ha detto Marco Bertotto, direttore dei Programmi di Msf in Italia durante la conferenza stampa sul naufragio di Crotone. "Le lacrime di coccodrillo e le risposte superficiali e offensive lasciano sgomenti - ha aggiunto - Serve un cambio di passo, un cambio di prospettiva e ripartire con una logica diversa".
"Le persone non ci hanno parlato di navi di guardia di finanza e guardia costiera nei paraggi, ma solo di aver sentito un'esplosione ma nessuno dei feriti ha ustioni. Quindi è la barca fatiscente che non ha retto il peso delle persone e le onde alte". Lo ha detto Sergio Di Dato, responsabile dell'intervento di Msf a Crotone durante la conferenza stampa sul naufragio aggiungendo che "I sei minori ricoverati in ospedale hanno meno di 12 anni"