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Partita del cuore: Buffon, senza parole per tanta idiozia

Dopo la denuncia di Aurora Leone dei The Jackal di essere stata cacciata perché donna. Si dimette il direttore generale

"Una raccolta di beneficenza, inclusiva per definizione, non può trasformarsi nel teatro di assurde discriminazioni sessiste. Sono senza parole di fronte a tanta idiozia": così il portiere Gianluigi Buffon sulla questione legata alla Partita del Cuore e al caso di Aurora Leone, cacciata perché donna. "Stasera in ogni caso sarò in campo per contribuire alla ricerca contro i tumori, al fianco di altre colleghe e colleghi, artiste ed artisti, felice di essere utile alla causa" aggiunge Buffon sul proprio profilo Twitter.

"Io, Gian Luca Pecchini, dirigente della Nazionale italiana Cantanti, mi assumo la responsabilità di quello che è accaduto dimettendomi dal mio incarico in attesa di parlare personalmente con Aurora Leone". Lo annuncia in una nota lo stesso dirigente. "Ci tengo però a sottolineare, a scanso di equivoci, che nessun artista si è reso conto dell'episodio in questione; i presenti si sono accorti di quello che stava accadendo nel momento in cui Aurora e Ciro si sono alzati per andarsene via". La Partita del Cuore è in programma questa sera a Torino (in tv per la prima volta su Canale 5). 

"Vi spieghiamo cosa è successo stasera alla Partita del cuore". Così inizia il video denuncia di Aurora Leone, attrice del gruppo comico dei The Jackal, vittima di discriminazione "in quanto donna". 

L'episodio è accaduto alla vigilia della Partita del Cuore, la prima targata Mediaset, che andrà in scena stasera all'Allianz Stadium di Torino tra Nazionale Cantanti e la squadra dei Campioni per la Ricerca. Aurora Leone dice di essere stata convocata per la partita nel team dei Campioni insieme al collega Ciro Priello, il vincitore del recente programma Lol. Nelle sue storie su Instagram racconta insieme a Priello che durante la cena ufficiale della vigilia della partita, il direttore generale della nazionale cantanti Gianluca Pecchini si è avvicinato al loro tavolo invitandoli ad alzarsi e ad andarsene dal tavolo della squadra, perché "non aperto alle donne": "vai al tavolo delle donne", avrebbe aggiunto Pecchini. La ragazza ha reagito dicendo "ma io non sono un'accompagnatrice, sono stata convocata".

Leone e Priello raccontano l'episodio nel dettaglio: "Gli abbiamo fatto presente che io sono una giocatrice". Lui, Pecchini, ha insistito: "Non farmi spiegare perché non puoi stare seduta qui, tu non puoi e basta". Il motivo sarebbe stato proprio l'essere donna, e non il fatto che i due facessero parte della squadra avversaria, cioè i Campioni per la Ricerca: "Ciro può stare, tu no, non puoi stare seduta qui, sono le nostre regole. Non mi fare spiegare perché". "Ma questa è una partita di beneficenza, non la Champions League", hanno aggiunto. "Ci tengo a precisare - dice Leone - che il presidente piemontese della Ricerca contro il cancro si è scusato con noi e si dissocia da questo. Noi non parteciperemo alla Partita, non ce la sentiamo". Poi concludono, "Ciò nonostante dobbiamo sostenere questo progetto, donate perché questo è lo scopo della partita".

La replica della Nazionale Cantanti, prima delle dimissioni di Pecchini: "Mai discriminazioni" - La Nazionale cantanti ha risposto con un post ufficiale alle accuse di sessismo lanciate da Aurora Leone e da Ciro dei The Jackal, esprimendo profondo disappunto per l'accaduto: "Alessandra Amoroso, Madame, Jessica Notaro, Gianna Nannini, Loredana Berté, Rita Levi di Montalcini - si legge - sono solo alcuni dei nomi delle tantissime donne che dal 1985 (anno in cui abbiamo giocato a San Siro, per la prima volta, contro una compagine femminile) hanno partecipato e sostenuto i nostri progetti. Il nostro staff è quasi interamente composto da donne, come quest'anno sono donne le conduttrici e la terna arbitrale della "Partita del Cuore". La Nazionale Italiana Cantanti non ha mai fatto discriminazioni di sesso, fama, genere musicale, colore della pelle, tipo di successo e follower. C'è solo una cosa nella quale la Nazionale Italiana Cantanti non è mai scesa a compromessi: noi non possiamo accettare ARROGANZA, MINACCE, MALEDUCAZIONE E VIOLENZA VERBALE DAI NOSTRI OSPITI".

Fondazione ricerca cancro si dissocia - "La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e i nostri Campioni per la Ricerca vivono con profondo rammarico e si dissociano da quanto è accaduto nelle ultime ore". Così su Facebook a proposito dell'episodio che ha coinvolto l'attrice Aurora Leone. "Portiamo avanti da sempre i valori della solidarietà e della condivisione e anche questa volta vogliamo ritrovarci tutti insieme in campo, uniti in un unico obiettivo: sostenere la Ricerca. La lotta contro il cancro non si può fermare: proprio come dice #AuroraLeone dei the Jackal niente deve in alcun modo contrastare la causa meravigliosa per cui si organizzano queste partite!"

Eros Ramazzotti, non scendo in campo - Il cantante Eros Ramazzotti non scenderà in campo per disputare la Partita del Cuore. Il cantante è intervenuto dopo lo scoppio della polemica dell'attrice dei The Jackal Aurora Leone con un post pubblicato sui suoi social: "Noi non siamo sessisti e tantomeno razzisti o omofobi, anzi, ognuno fa qualcosa per chi ha bisogno (da anni e in tempi non sospetti) sinceramente per un comportamento incauto di due persone dello staff, non possiamo passare per quello che non siamo. W sempre la solidarietà. W le donne che sono parte fondamentale della nostra vita". E ancora: "Noi della NIC (Nazionale italiana cantanti) non siamo stati coinvolti direttamente nella vicenda scaturita dal comportamento di due persone dello staff. Stavamo parlando tra di noi mentre cenavamo, abbiamo sentito delle voci alzarsi senza capire cosa stesse succedendo. Io ho provato a recuperare la situazione che era oramai precipitata". Ha deciso, poi, di non scendere in campo: "Sono da sempre contro ad ogni forma di violenza e mi dissocio completamente da ogni atteggiamento discriminatorio. La Nazionale cantanti nasce su altri presupposti e con l'ambizione di essere un modello positivo, ma a queste condizioni, con questa dirigenza, non me la sento di scendere in campo". Anche la figlia Aurora Ramazzotti ha detto la sua sulla vicenda con un post sui suoi profili social: "C'è da dissociarsi ad alta voce e che non si dica più che il nostro è un Paese inclusivo; cose come questa succedono sempre. La strada da fare è lunga. Il maschilismo esiste. Solidarietà a Aurora Leone". .

Ruggeri, Aurora ti aspettiamo - Enrico Ruggeri, in veste di Presidente e Capitano della Nazionale Cantanti, è intervenuto in una breve diretta Instagram per annunciare che sono stati presi dei provvedimenti contro chi ha allontanato Aurora Leone, si tratterebbe di due volontari. In più il cantante che ha sostenuto l'importanza della ricerca scientifica, ha invitato l'attrice a scendere in campo: "Ti aspettiamo per giocare insieme" ha detto . "Per cui, quello che posso fare è mostrare la maglia di Aurora e se qualcuno la conosce ditele che noi la stiamo aspettando in campo per cercare di porre rimedio a questo incidente per il quale abbiamo preso provvedimenti. Ma la cosa importante è ritrovarci tutti assieme perché tutto questo è più importante di qualsiasi altra cosa. Aurora se vuoi noi siamo pronti abbiamo un posto per giocare e per renderci utili".

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