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Migranti: profughi Diciotti, "subito torture e venduti"

Sit in antifascista davanti al centro dove sono arrivati 100 immigrati della Diciotti. Casapound chiede invece il blocco dei porti

Hanno subito anni di violenze, alcuni sono stati tenuti sotto terra in un magazzino, venduti due o tre volte, e in quello stato di detenzione durato per molto tempo sono nati sedici bambini tutti morti dopo 4-5 mesi. E' quanto raccontano molti dei profughi eritrei che erano a bordo della nave Diciotti e sono ora ospitati nel centro 'Mondo migliore' a Rocca di Papa. In queste ore emergono dalle interviste rilasciate agli operatori sociali del centro, le storie dei migranti durante tutto il percorso che hanno fatto in questi anni prima di arrivare in Italia.

Alcuni di loro hanno detto di essere stati tenuti sottoterra in un magazzino in Libia e qui delle donne hanno anche partorito per poi vedere morire i propri figli. A quanto si è appreso, nessuno dei cento migranti ha problemi di salute, questo anche grazie ai soccorsi medici degli ultimi giorni a Catania. Tra i nuovi ospiti del centro arrivati ieri ci sono anche 5 o 6 coppie sposate e in tutto 8 donne, vittime di abusi sessuali. La giornata di oggi è stata dedicata alle interviste degli operatori sociali e ulteriori visite mediche. I migranti stanno ora riposando e, riferiscono gli operatori, "non hanno idea di quello che sta succedendo in queste ore intorno a loro, tantomeno del perché". La maggior parte degli ospiti parla il tigrigno, la lingua ufficiale in Eritrea.

I cento profughi hanno viaggiato a bordo di due pullman privati, scortati dalla polizia. Al loro arrivo nella cittadina laziale gli eritrei sono stati accolti da una folla divisa fra contrari e favorevoli all'accoglienza.

Altri 39 naufraghi sono rimasti invece nell' hotspot di Messina in attesa di essere trasferiti in Irlanda e Albania, nazioni che hanno dato la disponibilità ad accoglierli.

Cei, stanno bene ma sono stanchi e denutriti - I migranti della Diciotti arrivati a Rocca di Papa "stanno bene" anche se sono "stanchi e denutriti". E' l'aggiornamento delle notizie sulle persone ospitate da Mondo Migliore, diffuso in una nota della Conferenza Episcopale Italiana. "Entro pochi giorni i 100 migranti eritrei che ieri sera sono arrivati qui a Rocca di Papa, presso la struttura Mondo Migliore, saranno collocati nelle Diocesi italiane che, spontaneamente, hanno promesso loro accoglienza. Come Caritas Italiana stiamo monitorando le offerte con l'attenzione alla storia personale di questi fratelli", spiega don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, a cui da una trentina di Diocesi è giunta disponibilità a farsi carico di un piccolo numero di migranti. "I giovani stanno bene - aggiunge il direttore sanitario, dott. Maurizio Lopalgo -: sono stanchi e denutriti, provati dal viaggio, ma non presentano segni di malattie organiche. Il breve tempo che trascorreranno tra noi li aiuterà a recuperare le forze per continuare il loro percorso".

Intanto in mattinata una trentina di persone hanno iniziato un sit-in "in difesa dei migranti ospitati dalla struttura'. "Castelli romani antifascisti", si legge in uno striscione affisso davanti al muretto del Centro 'Mondo Migliore' a Rocca di Papa.

"Rocca di Papa non è la soluzione. Rimpatrio immediato". Dietro uno striscione con questa scritta una trentina di militanti di Casapound sono arrivati in corteo davanti al centro 'Mondo migliore' di Rocca di Papa, che ospita un centinaio di migranti della Diciotti. I manifestanti, che sventolano tricolori e bandiere del movimento di estrema destra, hanno bloccato il traffico in via dei Laghi per diversi minuti prima di posizionarsi al lato della strada. Dall'altra parte, al di là dei blindati e di un cordone della polizia e dei carabinieri in tenuta antisommossa, c'é il sit-in dei movimenti antagonisti e antifascisti. Al centro, tra le due opposte fazioni c'é l'entrata della struttura 'Mondo migliore' protetto dai mezzi blindati. Nelle ultime ore nessuno dei migranti del centro è uscito dalla struttura. 

ROCCA DI PAPA DIVISA TRA LA PROTESTA E L'ACCOGLIENZA - FOTO 

 


   

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