Papa Francesco ha citato, nell'omelia della messa di Pentecoste a San Pietro, l'episodio degli Atti degli Apostoli in cui il diacono Filippo viene sospinto dallo Spirito "su una strada deserta, da Gerusalemme a Gaza", e ha aggiunto: "Come suona doloroso, oggi, questo nome! Lo Spirito cambi i cuori e le vicende e porti pace nella Terra santa".
"Lo Spirito, dopo i cuori, cambia le vicende. Come il vento soffia ovunque, così Egli raggiunge anche le situazioni più impensate", ha sottolineato Francesco. "Chiediamogli di essere così - ha aggiunto -. Spirito Santo, vento impetuoso di Dio, soffia su di noi. Soffia nei nostri cuori e facci respirare la tenerezza del Padre. Soffia sulla Chiesa e spingila fino agli estremi confini perché, portata da te, non porti nient'altro che te. Soffia sul mondo il tepore delicato della pace e il fresco ristoro della speranza". "Vieni, Spirito Santo, cambiaci dentro e rinnova la faccia della terra", ha concluso il Pontefice.