PARIGI - Far ripartire l'Europa da dove tutto è cominciato: dinanzi all'Acropoli di Atene, il neo-presidente francese, Emmanuel Macron, ha pronunciato un solenne discorso per la "rifondazione" del continente segnato da dieci anni di crisi e sempre più tentato dalla chiusura in sé stessi.
Contrariamente alle consuetudini dei leader esteri in visita ad Atene, il capo dell'Eliseo ha scelto di non parlare dal parlamento ma di esprimersi dal colle Pnice, luogo simbolo della democrazia, a strapiombo sull'antica agorà. Uno sfondo mozzafiato, con il Partenone illuminato a giorno, da cui il trentanovenne appassionato di storia e filosofia ha cominciato con il rendere omaggio all'Antica Grecia, culla di civiltà, laddove sono nati i valori comuni del continente. E però - ha subito avvertito Macron nella grandiosa messa in scena - "oggi in Europa sovranità, democrazia e fiducia (dei cittadini, ndr.) sono in pericolo". Di qui la sfida di una "generazione" che ora dovrà scegliere tra la "morte del continente o la sua "rifondazione". Rifondazione che secondo Macron può passare unicamente dall'avvento di "una sovranità europea che ci permetterà di difenderci e di esistere". In platea, ad ascoltarlo, anche il premier Alexis Tsipras, che aveva incontrato nel pomeriggio, ma anche la moglie Brigitte e tanti giovani.