(di Ugo Caltagirone)
(ANSA) - NEW YORK, 27 MAR - Donald Trump dichiara guerra alle
'citta santuario', le grandi metropoli come New York e Los
Angeles che accolgono e proteggono gli immigrati illegali e i
rifugiati: o collaborano con gli agenti federali e seguono le
indicazioni dell'amministrazione, o perderanno i fondi
federali", e' il monito lanciato dal ministro della giustizia
Jeff Sessions, che minaccia anche di recuperare le somme gia'
versate.
Si tratta di miliardi di dollari a rischio, che potrebbero
compromettere il funzionamento di molte aree metropolitane non
solo nel settore dei servizi sociali. Il presidente americano,
che ha fatto della stretta sull'immigrazione uno dei punti
centrali della sua agenda, fin dalla campagna elettorale aveva
messo nel mirino Stati e comunita' locali che riconoscono la
residenza agli immigrati irregolari, evitando loro il rimpatrio
forzato nel Paese d'origine. Con la residenza viene riconosciuto
anche l'accesso ai servizi sanitari, sociali e all'istruzione
per i minori. Fumo negli occhi per Trump, che in attesa del muro
col Messico ha gia' ordinato un'ondata di raid che ha portato
all'arresto e alla 'deportazione' (come viene chiamata in
America) di un numero senza precedenti di irregolari. Un'azione
che molte citta' come New York hanno deciso di ostacolare.
Il dipartimento per la giustizia - ha spiegato il
'superfalco' Sessions - si prepara dunque a "punire" i sindaci e
i governatori contrari alla linea dura sull'immigrazione
dell'amministrazione Trump. Sul piatto ci sono 4 miliardi di
dollari per il 2017, ma nemmeno un centesimo arrivera' a chi
continua a sostenere i programmi nel mirino della Casa Bianca,
che ancora una volta giustifica la sua posizione con motivi di
sicurezza nazionale e di sicurezza pubblica. "Tantissimi
americani sarebbero ancora vivi se fosse stata posta fine alla
politica delle citta' santuario", ha detto Sessions riferendosi
alle vittime di alcuni episodi di criminalita'. E citando citta'
come Chicago e Atlanta tra gli esempi piu' negativi.
In particolare - ha spiegato il ministro della giustizia -
verranno sbaragliate tutte quelle norme che erano state
introdotte dall'amministrazione Obama e che riconoscono alcuni
programmi di aiuto agli immigrati nelle grandi metropoli.
"Queste politiche non possono continuare".
Ma le citta' prese di mira sono gia' da tempo sul piede di
guerra. Soprattutto New York, con Bill de Blasio che aspira a
una leadership che magari lo lanci verso la candidatura alla
Casa Bianca nel 2020. Solo pochi giorni fa il sindaco di origine
italiana ha denunciato come i tagli previsti nel bilancio
presentato dalla Casa Bianca penalizzino la Grande Mela fino a
ridurre anche i fondi per la sicurezza e la lotta al terrorismo
"E' una legge di bilancio pericolosa, incosciente e sprezzante.
verso i valori americani", gli aveva fatto eco il governatore
dello stato di New York, Andrew Cuomo.(ANSA).